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Giancarlo Basile

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Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value). È anche autore di testi divulgativi, di numerosi articoli su riviste riguardanti l'arte marinaresca e di un'autobiografia.

Biografia[modifica]

È una delle figure di spicco della vela e della marineria italiane. Nasce il 6 Dicembre 1931 a La Maddalena perché suo padre era Ufficiale di Marina destinato lì in quel periodo, ma si considera pugliese come entrambi i genitori. Da ragazzo, a Polignano a Mare, compie le sue prime esperienze veliche su una lancetta di tre metri e venti che provvede a dotare di vela e di deriva. Frequenta l’Accademia Navale dal 1951 al 1955 e diventa ufficiale della Marina Militare Italiana. Già durante il corso si distingue nello sport della vela, ottenendo il brevetto di abilità marinaresca. Nel 1970, con il grado di Capitano di Corvetta, lascia la M.M. per diventare pilota di linea dell'Alitalia su rotte nazionali, internazionali ed intercontinentali.

In occasione della grande regata "Colombo 1992", è a bordo, come giornalista, della Nave Scuola Amerigo Vespucci (veliero). Ha scritto per vari anni sulla rivista “Lega Navale” e continua a scrivere per la rivista nautica “Bolina” e sul “Notiziario CSTN” del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana.

L'attività sportiva[modifica]

Nel 1956 fa parte dell'equipaggio di "Artica II" lo yawl della M.M. (Marina Militare) che vince la prima regata STA (Sail Training Association) da Torbay a Lisbona.

Al comando dello yacht da regata della M.M. Stella Polare (A 5313), ha partecipato all'edizione 1966 della regata internazionale della Giraglia, giungendo al primo posto e stabilendo su quel celebre percorso di regata d'altura di 243 miglia, il record di velocità in 29 ore nette, rimasto imbattuto per 18 anni.[1]

Ancora al comando della Stella Polare (A 5313). ha vinto l'edizione 1968 della regata transatlantica da Hamilton (Bermuda) a Travemünde (Lubecca-Germania), competendo con barche ed equipaggi di altre nazioni che all'epoca erano il top della vela internazionale. La regata, durata 22 giorni su un percorso di quasi 4000 miglia, passava a Nord dell'Irlanda e delle isole Ebridi. In seguito a tale importante risultato ha ricevuto nello stesso anno, dall'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ha scritto un resoconto della regata sulla storica rivista di nautica Vela e Motore dell'ottobre 1968.[2][3]

Opere[modifica]

Libri[modifica]

  • Parola di skipper, Roma, Editrice Incontri Nautici, 2008. ISBN 978-88-85986-48-0.
  • Il vocabolario del velista, Roma, Editrice Incontri Nautici, 2011. ISBN 978-88-85986-51-0.
  • Ricordi di mare e di vela, Roma, Editrice Incontri Nautici, 2012. ISBN 978-88-85986-76-3.

Onorificenze[modifica]

Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana
— 28 ottobre 1968.[4]

Note[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


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