Giancarlo Antonelli

Giancarlo Antonelli
File:Giancarlo Antonelli.jpg
Nascita	Premosello, 16 maggio 1942
Morte	Ornavasso, 2 marzo 2015
Dati militari
Paese servito	Italia
Forza armata	Esercito Italiano
Arma	Fanteria
Corpo	Alpini
Anni di servizio	1963 - 2002
Grado	Tenente Generale
Comandante di	Brigata alpina "Tridentina" Vicecomandante del 4º Corpo d'armata alpino
Decorazioni	qui
Studi militari	Accademia Militare di Modena
dati tratti da Il Generale Antonelli è andato avanti^[1]
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Biografia[modifica]

Nacque a Premosello,^[2] Val d’Ossola, il 16 maggio 1942, da una famiglia originaria di Migiandone, una frazione di Ornavasso.^[1] Dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena fu nominato sottotenente il 1 settembre 1963, assegnato al Corpo degli alpini.^[1]

Dopo aver frequentato il 98º Corso di Stato Maggiore presso la Scuola di guerra dell'esercito e il Centro Alti Studi in Roma comandò il Battaglione alpini "Tolmezzo" della Brigata alpina "Julia".^[1] Nella "Julia" prestò servizio anche presso il Battaglione alpino "Gemona" dell’8º Reggimento alpini, e presso lo Stato maggiore del Comando di Brigata, per complessivamente oltre 11 anni.^[1] In seguito assunse l’incarico di Capo di stato maggiore della Brigata alpina "Orobica", nella quale ha effettuato il periodo di comando di compagnia presso il Battaglione alpini "Edolo" del 5º Reggimento alpini.^[1] Divenuto Vicecomandante della Brigata alpina "Cadore",^[3] passò poi, in qualità di Sottocapo Operativo, al 4º Corpo d'armata alpino.^[3] Divenuto comandante della Brigata alpina "Tridentina"^[4] la guidò durante i 4 mesi delle operazioni di controllo del territorio in Sicilia nell'operazione Vespri siciliani,^[3] assumendo poi l’incarico di Capo di stato maggiore del 4º Corpo d'armata alpino.^[3] Dal 15 settembre 1995 al 15 luglio 1997 ricoprì l’incarico di Vicecomandante del 4º Corpo d'armata alpino, divenendo poi Vice Comandante della Regione Militare Nord- Est,^[3] con Quartier generale a Padova, e dal 1 luglio 1998 fu Vice Comandante della Regione Militare Nord.^[3]

Fu membro del Consiglio Centrale del Club Alpino Italiano come consigliere di diritto, in rappresentanza del Ministro della Difesa dal 15 settembre 1995 al 30 gennaio 1998.^[3] A partire dal 4 giugno 2001 divenne Comandante interregionale nord del Reclutamento e Forze di Completamento,^[5] con sede a Torino e giurisdizione su tutta l’Italia settentrionale,^[4] ricoprendo tale incarico fino al 15 luglio 2002.^[3] Dal 2005 al 2008 fu Consigliere Nazionale A.N.A. delle Sezioni Domodossola, Intra, Cusio e Novara.^[3] Si spense a Migiandone il 2 marzo 2015.^[4]

Onorificenze[modifica]

	Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
	— 27 dicembre 1999^[6]^{[N 1]}

	Medaglia mauriziana al merito di dieci 10 lustri di carriera militare.
	— ^[4]

	Croce d'oro per anzianità di servizio
	— ^[4]

	Medaglia militare al merito di lungo comando (20 anni)
	— ^[4]

	Cavaliere dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
	— ^[4]

Onorificenze estere[modifica]

	Osterreichisches Ehrenkrenz I Klasse (Repubblica Austriaca)
	«per l’impegno profuso nella ricerca dei Caduti dell’esercito austro-ungarico nei campi di battaglia della Grande Guerra» — ^[4]

Note[modifica]

Annotazioni[modifica]

↑ In precedenza, era stato nominato ufficiale il 9 ottobre 1981 (fonte:Fermo 2015, p. 7)

Fonti[modifica]

↑ ^1,0 ^1,1 ^1,2 ^1,3 ^1,4 ^1,5 Palombo 2015, p. 2.
↑ Tosca 2015, p. 2.
↑ ^3,0 ^3,1 ^3,2 ^3,3 ^3,4 ^3,5 ^3,6 ^3,7 ^3,8 Palombo 2015, p. 3.
↑ ^4,0 ^4,1 ^4,2 ^4,3 ^4,4 ^4,5 ^4,6 ^4,7 Fermo 2015, p. 7.
↑ La Repubblica, 13 luglio 2002.
↑ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Bibliografia[modifica]

Periodici[modifica]

Addio, Cuor di Leone, in L’Alpino, nº 11, Milano, Associazione Nazionale Alpini, novembre 2014, p. 27.
Massimo Fermo, Il Generale Giancarlo Antonelli è andato avanti, in La Vetta, nº 1, Novara, Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Domodossola, aprile 2015, p. 7.
Antonio Palombo, Il Generale Antonelli è andato avanti, in Nün dla Pèna Néra, nº 1, Novara, Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Novara, maggio 2015, pp. 2-3.