Giampaolo Manca
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È conosciuto per la sua appartenenza alla Mafia del Brenta. Giampaolo Manca faceva parte di quella che venne chiamata la "scissione veneziana" o "scissione dei giudecchini"[1] della banda. È stato incriminato per reati quali furto, estorsione,[2] rapina,[3] e omicidio[4] e ha scontato 36 anni di carcere.[5]
Dopo aver scontato la sua pena, nel 2018 testimonia ai giovani quanto sia sbagliato percorrere la strada della malavita ed è attivo in un progetto benefico con il libro che ha scritto, Dall'Inferno al ritorno.[6] Un altro segnale di ravvedimento è stato dato quando Giampaolo ha negato l'intenzione di qualsiasi ritorsione nei confronti di chi ha testimoniato contro di lui facendolo condannare.[7]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ↑ Boss della mala del Brenta si rifà una vita a Rimini, in Chiamami città, 1° dicembre 2017.
- ↑ «Estorsione, sei anni per Manca», in La Nuova Venezia, 10 giugno 2017.
- ↑ PADOVA, ASSALTO AL POSTALE ARRESTATO UNO DEI RAPINATORI, in La Repubblica, 29 marzo 1992.
- ↑ Il killer della mafia del Brenta: "Ragazzi, non imitateci", in La Nuova Venezia, 18 aprile 2016.
- ↑ «Estorsione, sei anni per Manca», in La Nuova Venezia, 10 giugno 2017.
- ↑ Giampaolo Manca si racconta: l'ex Mala del Brenta cerca finanziamenti per il suo libro, in Venezia Today, 12 gennaio 2018.
- ↑ Manca risponde a Maniero: "Teme per la sua incolumità? Lo punirà Dio, non certo noi", in Venezia Today, 15 marzo 2018.
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