You can edit almost every page by Creating an account. Otherwise, see the FAQ.

Garcia Amadori

Da EverybodyWiki Bios & Wiki.

Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value). Garcia Amadori è allenatore di Arti Marziali Miste (MMA) specializzato in Brazilian Jiu Jitsu (BJJ), striking e difesa personale. È l’inventore della Vampire Choke[1], tecnica di strangolamento del Brazilian Jiu Jitsu, oltre che di un personale metodo di addestramento, denominato “ALL POINTS”, adattabile alle varie discipline di combattimento. Ideatore di All points knife, un coltello pensato per il combattimento armato in ambito militare e realizzato in collaborazione con FKMD (Fox Knives Military Division), Amadori è l’autore di All points knife combat (Edizioni Libreria Militare, 2017), manuale per il combattimento con il coltello rivolto principalmente al personale militare e agli operatori della sicurezza, ma in grado di offrire suggerimenti rivolti anche per i praticanti di arti marziali e discipline sportive da combattimento.

Biografia[modifica]

Garcia Amadori si avvicina per la prima volta al combattimento all'età di 6 anni attraverso la lotta libera. Lungo la sua infanzia e adolescenza Amadori pratica anche Viet Vo Dao e kickboxing. All'età di 19 anni, si avvicina al pugilato.

Nel 1995 presta il servizio militare a Livorno presso la Brigata paracadutisti "Folgore", periodo nel quale, in amicizia, inizia a trasmettere ad alcuni colleghi militari le tecniche di combattimento acquisite. Nasce così la passione per l’insegnamento e il desiderio di trasformarla in una professione.

Nel 2002 vince come atleta agonista la Cintura Lombarda, premio della Federazione Pugilistica Italiana. Nel 2003 si diploma come preparatore atletico e tre anni dopo diventa Tecnico Federale di Pugilato. Nello stesso periodo, l a vita coniugale porta a viaggiare con grande frequenza in Brasile dove si allena in Brazilian Jiu Jitsu e Vale Tudo.

Nella metà del 2007 Amadori, fonda a Milano la MMA Atletica Boxe, una associazione sportiva senza finalità di lucro. L’obiettivo iniziale è quello di insegnare e diffondere la conoscenza delle tecniche della “Nobile Arte”, il pugilato, in una chiave moderna e alternativa rispetto a quella della tradizionale scuola italiana.

Nel 2008  diventa il più giovane tecnico in Italia a qualificare un proprio atleta ai campionati nazionali della Federazione Pugilistica Italiana (FPI). Nello stesso anno ottiene il primo risultato internazionale come allenatore di pugilato: la medaglia d’oro del torneo Nationen Cup in Austria.  

A partire del 2009 lo scopo della MMA Atletica Boxe si amplia, aprendosi ad altri sport da combattimento e arti marziali e segnando così l’inizio di un importante percorso nel quale al pugilato si affiancano altre discipline come le Arti Marziali Miste, il Brazilian Jiu Jitsu e la difesa personale. Intanto la difficoltà di trovare in Italia validi maestri di Brazilian Jiu Jitsu per proseguire gli allenamenti porta Amadori a studiare spesso come autodidatta.  

Nel 2012 Amadori si reca a Las Vegas per essere testato dal Maestro Sidney Silva, Cintura Nera e allievo della scuola di Rickson Gracie, figlio di Helio Gracie, uno dei fondatori del Brazilian Jiu Jitsu. L’anno successivo è lo stesso Sidney Silva a conferirgli la Cintura Nera.

L’8 agosto 2014, al PalaFijlkam (Lido di Ostia), porta alla vittoria del primo titolo italiano di pugilato femminile l’atleta Anita Torti, campionessa italiana nei pesi leggeri.

Amadori è un pioniere nel permettere a persone con disabilità visiva di seguire lezioni di Brazilian Jiu Jitsu insieme a normovedenti attraverso un progetto sviluppato nel 2014 in collaborazione con  la GSD Non vedenti Milano ONLUS [1]

Il continuo studio delle dinamiche del corpo e della mente applicate alla pratica delle discipline marziali, degli sport da combattimento e della difesa personale ha posto le basi che hanno permesso ad Amadori di sviluppare il metodo “ALL POINTS”, una personale metodologia di formazione al combattimento adattabile a tutte le discipline e a tutti i livelli e settori di preparazione dei praticanti.

Nel 2015 mette a punto la Vampire Choke[2], tecnica di strangolamento del Brazialian Jiu Jitsu, confermando il suo stile innovativo e il suo approccio creativo ma nel contempo pragmatico alle tecniche della difesa personale. Poco dopo, la tecnica è stata oggetto di una pubblicazione sulla GracieMag[3], rivista del settore affermata a livello mondiale, e successivamente è citata nella Gazzetta dello Sport[4], uno dei principali quotidiani sportivi italiani.

Metodo "ALL POINTS"[modifica]

Il metodo “ALL POINTS” rappresenta la visione del combattimento e delle tecniche di addestramento propria del Maestro Amadori, in particolare il suo modo di interpretare il combattimento come sistema di difesa personale in un’ottica multidisciplinare e in costante evoluzione. Si tratta di una metodologia di insegnamento unica e innovativa sviluppata da Amadori grazie ad anni di pratica, insegnamento e studio delle discipline e delle dinamiche del combattimento.

Le principali discipline coinvolte sono: Brazilian Jiu Jitsu, MMA, lotta, Muay Thai e pugilato. Il metodo di formazione punta a impostare quelle che Amadori considera come le “basi tecniche essenziali del combattimento”, costanti e comuni a tutte le discipline, tra le quali la guardia, la difesa e l’attacco, abbinate alle cosiddette “dinamiche specifiche di movimento”, ovvero il footwork, le posizioni e le distanze, che variano invece a seconda dell’attività interessata, prendendo anche in considerazione quelli che il Amadori definisce come “fattori variabili del combattimento”, rappresentati dal proprio stato psico-fisico, dalle condizioni ambientali e dall’avversario con cui ci si trova a combattere. Considerando che ogni combattimento è un avvenimento irripetibile, il metodo “ALL POINTS” presume che per ogni circostanza esista una logica sottostante che permetta di applicare una specifica tecnica e di individuare un punto di equilibrio vincente che colleghi efficacemente tutti i fattori presenti nel combattimento e consenta di raggiungere l’obiettivo prefissato nello scontro.

 Gli obiettivi principali del metodo “ALL POINTS” sono:

  • ·        permettere all'individuo, qualunque sia il suo livello di preparazione (amatoriale, dilettantistico, professionistico ecc.) e settore (sportivo, militare ecc.), di affrontare al meglio un combattimento, ovvero di imparare a difendersi fisicamente e/o mentalmente;
  • ·        favorire il miglioramento della qualità della vita di chi apprende e pratica le discipline da combattimento attraverso il benessere psicofisico, l’aumento della sicurezza, la concentrazione, l’autocontrollo e la valorizzazione dei rapporti umani, determinati dalle tecniche imparate e adottate;
  • ·        permettere di adottare un approccio logico e funzionale al combattimento e alle tecniche, semplificandone l’apprendimento e la pratica.

Vampire Choke[modifica]

Vampire Choke[2] (in italiano “strangolamento del vampiro”), è il nome di una tecnica di Brazilian Jiu Jitsu ideata da Amadori e basata sulla pressione contemporanea sulle due carotidi in una dinamica di soffocamento dell’avversario che risulta unica.

L'Arte della Difesa[modifica]

L’Arte della Difesa[5]è un video che racconta come Amadori si sia avvicinato alle arti marziali e la sua principale motivazione nell'insegnamento, ovvero mettere l’individuo nelle condizioni di sapersi difendere. Il video, nato da un progetto proposto dal regista Riccardo Pittaluga (Verona, 8 luglio 1984), è stato girato nel 2015.

All Points Knife Combat e All Points Knife[modifica]

Al fine di integrare i concetti sviluppati nel metodo “ALL POINTS” con le tecniche utili al combattimento con il coltello, Amadori, affiancati da alcuni collaboratori, hanno scritto All Points Knife Combat[6], un manuale tecnico-pratico per l’utilizzo del coltello nella difesa armata, rivolto principalmente al personale militare e agli operatori della sicurezza, ma utile anche a tutti i praticanti di arti marziali e di discipline sportive da combattimento.

Prima pubblicazione relativa al metodo “ALL POINTS”, il volume ripercorre tutti gli elementi che il metodo stesso indica e approfondisce al fine di trovare il giusto equilibrio tecnico-atletico e psico-fisico anche nella circostanza in cui ci si trovi in un combattimento con il coltello. Gli insegnamenti proposti nel manuale, improntato a grande realismo e pragmatismo, sono frutto di un approfondito studio dell’arma e delle discipline legate al suo impiego così come di un fine lavoro di adattamento alle esigenze del metodo “ALL POINTS” di tecniche tratte anche dalla scherma.

Prototipo del coltello All Points Knife (Fox Knives Military Division, 2016)

Per arricchire e completare la proposta il volume presenta anche inserti medici e psicologici scritti da esperti in materia, ritenuti da Amadori fondamentali per garantire a chi combatte la conoscenza dell’anatomia umana e delle dinamiche della psiche necessarie per affrontare al meglio un incontro armati di coltello.

All points knife combat si inserisce, però, in un progetto più ampio che ha visto anche la collaborazione di Amadori con la FKMD (Fox Knives Military Division) nella realizzazione di un coltello da combattimento lui stesso ideato, All points knife, nato con l’obiettivo di proporre uno strumento che esprimesse al meglio i concetti alla base del metodo “ALL POINTS” e presentasse tutte le caratteristiche che Amadori ritiene fondamentali per il combattimento armato, tra cui la lama fissa a codolo pieno e la linearità nel design. Il risultato è un coltello adatto alle operazioni militari ma anche al survival.

Note[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]


Questo articolo wiki "Garcia Amadori" è da Wikipedia The list of its authors can be seen in its historical.