Gabino Miranda Melgarejo

Gabino Miranda Melgarejo vescovo della Chiesa cattolica

Ad Jesum per Mariam

Incarichi attuali	Dimesso dallo stato clericale
Incarichi ricoperti	Vescovo titolare di Usula Vescovo ausiliare di Ayacucho

Nato	19 febbraio 1960 (64 anni) a Piscaya
Ordinato presbitero	17 dicembre 1987
Nominato vescovo	3 luglio 2004 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo	21 agosto 2004 dall'arcivescovo Luis Abilio Sebastiani Aguirre, S.M.

Manuale

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Biografia[modifica]

Monsignor Gabino Miranda Melgarejo è nato a Piscaya, piccolo villaggio del distretto di Pichirhua, il 19 febbraio 1960.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica]

Ha compiuto gli studi ecclesiastici nel seminario minore "San Francisco Solano" e nel seminario maggiore "Nuestra Señora Virgen de Cocharcas" di Abancay.

Il 17 dicembre 1987 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Abancay. In seguito è stato vicario parrocchiale delle parrocchie di San Geronimo ad Andahuaylas dal 1988 al 1990, di Santa Catalina a Curahuasi dal 1990 al 1995 e di San Francesco a Chuluanca nel 2001, rettore del seminario maggiore dell'arcidiocesi di Ayacucho e parroco della cattedrale della medesima arcidiocesi dal 1995 al 2001. Nel 2003 ha conseguito la licenza in teologia presso l'Università di Navarra. Tornato in patria è stato parroco della parrocchia di San Giacomo Apostolo a Talavera dal luglio del 2003 alla nomina episcopale. Apparteneva alla Società Sacerdotale della Santa Croce, un'associazione della Chiesa cattolica composta di chierici secolari^[1] intrinsecamente unita alla prelatura dell'Opus Dei.

Ministero episcopale[modifica]

Il 3 luglio 2004 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Ayacucho e titolare di Usula.^[2] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 21 agosto successivo dall'arcivescovo metropolita di Ayacucho Luis Abilio Sebastiani Aguirre, coconsacranti l'arcivescovo Rino Passigato, nunzio apostolico in Perù, e il vescovo di Abancay Isidro Sala Ribera.

Nel maggio del 2009 ha compiuto la visita ad limina.

Il 24 maggio 2013 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia all'incarico e al titolo episcopale. Poco prima era stato accusato di aver molestato dei minori, presi di mira durante la confessione. Nel luglio dello stesso anno la Santa Sede lo ha condannato alla pena canonica della dimissione dallo stato clericale "per comportamenti sessuali inappropriati".^[3]^[4]

Mesi dopo il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne ha affermato che il procedimento contro monsignor Gabino Miranda sarebbe parte di una strategia per screditarlo davanti all'opinione pubblica, orchestrato da persone a lui avverse. Monsignor Gabino Miranda, con una lettera inviata il 1º luglio al segretario della Congregazione per la dottrina della fede, Luis Francisco Ladaria Ferrer, ha negato le accuse, denunciando di essere vittima di un processo ingiusto da parte dei tribunali vaticani. Ha riconosciuto tuttavia che in una precedente lettera a papa Benedetto XVI, spedita in febbraio, aveva confessato al papa di aver commesso "imprudenze", ma ha assicurato però allo stesso tempo che queste "supposte mancanze non potevano essere classificate come delitti". Pertanto riteneva "sproporzionata" la misura stabilita dalla Congregazione per la dottrina della fede.^[5]