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Ferdinando De Laurentis

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Biografia[modifica]

Dopo aver studiato chitarra classica al conservatorio F. Venezze di Rovigo, nel 1974 inizia a suonare con varie band e a comporre brani.

Radiofonia[modifica]

Nel 1976 inizia a lavorare come DJ in diverse radio private del Veneto, fino ad approdare all'Antoniano di Bologna e, nel 1984, a Radio Tau, dove la regista Isa Pastorelli gli affida il compito di far parlare i giovani nel programma L'araba fenice. Viene notato da Giuseppe Pittano, con cui inizia una collaborazione in progetti teatrali e di ricerca linguistica. Negli studi dell'Antoniano sviluppa e realizza il progetto del long playing Una chance, del quale la canzone Carolina, 1918 viene scelta come sigla di uno speciale della Rai sulla ricorrenza del 4 novembre.

Nel 1988 inizia a lavorare in Rai come autore e conduttore di Free time, programma di Radiodue prodotto dalla sede di Bologna. Si dedica alla scrittura televisiva e teatrale. Nel 1989 scrive Il signore delle Menti, favola teatrale per Telefono azzurro con Amedeo Minghi e Pietro Ghislandi. Nel 1990, per Radio Bruno e la C.G.I.L. di Modena, realizza Pausa caffè, varietà radiofonico con la partecipazione di Alberto Moravia, Giuseppe Pittano, Nino Manfredi, Alessandro Bergonzoni, Pupi Avati, Serena Dandini, Carlo Delle Piane, Pippo Santonastaso insieme ai sindacalisti e alle opinioni della gente

Dopo due anni di Free time, per Radiodue realizza Passeggiate italiane, di cui è autore, conduttore e regista, e la striscia radiofonica Qua la mano, please!.

L'Opera a teatro[modifica]

La sua attività di regista di opere liriche inizia nel 1991 con Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in un tour in Spagna che vedeva impegnati, con la Staats Oper di Budapest diretta da Elisabetta Maschio, giovani cantanti europei.

Seguono altri 14 allestimenti di opere di Mozart, Pergolesi, Verdi, Cimarosa, Donizetti in teatri italiani e stranieri. Si specializza nell'Opera giocosa e tiene stage su Galuppi e i testi goldoniani, Scrive l'opera Chi lo sa è bravo!, presentata al premio Giovannini. Ha al suo attivo 37 regie di teatro di prosa. A fine marzo 2018 ha debuttato a Bologna con L'intervista di Natalia Ginzburg, attualmente in replica.

Cinema[modifica]

Nel 1996 fonda la Scuola comunale di Teatro e Cinema del Tpo (Teatro Polivalente di Occhiobello)[1], della quale direttore artistico. È all'accademia del Tpo che realizza studi e ricerche sul Polesine. I primi film che ha realizzato sono soprattutto di carattere storico, come Polesine, Avanti sempre sempre avanti, Confine senza fine, Nulla accade per caso e Il Professore, Luce sul Polesine, Seeking Love (Chiedo amore). Nel 2011 ha ricevuto un'onorificenza del Presidente della Repubblica per il film Il Professore, biografia di Emilio Zanella, maestro politico di Giacomo Matteotti. Seeking Love (Chiedo amore) è stato presentato alla 71a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nello spazio della Regione Veneto, dove l'anno successivo ha presentato i cortometraggi Come mirano giusto costoro e Ce la possiamo fare, insieme al lungometraggio L'ultimo giorno dello scorpione premiato come miglior soggetto al Microfestival 2016. L'anno successivo ha presentato il lungometraggio La madre distratta, e nel 2017 i lungometraggi "Tanto non ti amerò" e "L'isola (coma profondo)" oltre a un nuovo progetto televisivo dal titolo "Waiting Room", una sitcom ambientata nelle sale d'attesa di una famosa clinica dentale, trasmessa su TVA Vicenza e Serenissima TV, una produzione LP Network. Nel 2007, insieme a Giancarlo Beltrame e Paolo Romano, pubblica il volume "Luci sulla città. Rovigo : sogno di un paesaggio tra cielo e acqua", edizioni Marsilio, un libro che parla del rapporto tra il Polesine e il cinema, e nel 2018 collabora con il critico Alberto Barbera, curatore della Mostra "Cinema! Storie, protagonisti, paesaggi” realizzata a palazzo Roverella a Rovigo, per la quale realizza anche il film di montaggio "Luce sul Polesine: alluvione del 1951" con le immagini dell'Istituto Luce.[2] Successivamente firma la regia del docufilm La promessa di Palladio prodotto da Ondamovie con testimonianze fornite da istituto Luce. Per LP Network realizza la fortunata trasmissione televisiva #Parliamone, un rotocalco giovanile in onda ogni lunedì su TVA Vicenza dall'inizio del 2018, anno in cui realizza il lungometraggio Sensazioni e lo sceneggiato tv Lucrezia, Luce.

Filmografia[modifica]

Sceneggiatore e regista[modifica]

Cortometraggi[modifica]

  • Sonata al chiaro di luna (1997) - corto
  • Quaderno di Teresa (1998)
  • Il giglio bianco (1998)
  • Il punto (1999)
  • Confine senza fine (2010)
  • Nulla accade per caso (2011)
  • Vieni da me (2012)
  • Seeking Love (Chiedo amore) (2014)
  • Come mirano giusto costoro (2015)
  • Ce la possiamo fare (2015)

Lungometraggi[modifica]

  • Polesine (2005)
  • L'ultimo giorno dello scorpione (2015)
  • La madre distratta (2016)
  • Tanto non ti amerò (2017)
  • L'isola (coma profondo) (2018)
  • Sensazioni (2018)

Documentari[modifica]

  • Ferrara la bella estense (1995)
  • Occhiobello, il paese del belvedere (2000)
  • Rosolina, il paese dei laghi e delle dune (2002)
  • Weekend a Scanno Boa (2008)
  • Avanti sempre sempre avanti (2009)
  • Il professore (2011)
  • Luce sul Polesine (2013)
  • La battaglia di Occhiobello (2017)
  • Luce sul Polesine: alluvione del 1951 (2018)
  • La promessa di Palladio (2018)

Produttore esecutivo[modifica]

  • Natale in autogrill, regia di Fred Kujo - cortometraggio (2003)

Pubblicazioni[modifica]

  • Insoliti avvenimenti di provincia, Artistica Bassano Editore, 1998[3]
  • Terra di confine, Comune di Occhiobello Editore, 2001[4]
  • Cognomi occhiobellesi, Comune di Occhiobello Editore, 2001
  • Le due colonne, Comune di Occhiobello Editore, 2003
  • Rovigo. Sogno di un paesaggio tra cielo e acqua, Marsilio Editore, 2007[5]
  • Il Polesine in bianco e nero, Minelliana Editore, 2014

Note[modifica]

  1. INDEX | TPO, su www.accademiatpo.it. URL consultato il 7 maggio 2017.
  2. GIULIANO RAMAZZINA, Rovigo, fiume Po e Delta, una magnifica ossessione - il Resto del Carlino, in il Resto del Carlino, 24 marzo 2018. URL consultato il 31 marzo 2018.
  3. Risultati ricerca, su www.internetculturale.it. URL consultato il 7 maggio 2017.
  4. OPAC Sebina OpenLibrary, su opac.regione.veneto.it. URL consultato il 7 maggio 2017.
  5. Comune di Verona | Luci sulla città: Rovigo. Sogno di un paesaggio tra cielo e acqua, su Comune di Verona. URL consultato il 7 maggio 2017.

Collegamenti esterni[modifica]

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