Federico Guglielmo d'Assia-Darmstadt
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Vita[modifica]
Federico, in famiglia chiamato Frittie, era un bambino allegro e vivace nonostante la sua malattia. Tra i suoi nomi fu aggiunto Leopoldo, in onore del fratello emofiliaco della madre, il principe Leopoldo, duca di Albany, che fu il padrino di Federico.
Morte[modifica]
L'emofilia gli venne diagnosticata nel febbraio del 1873, pochi mesi prima della sua morte, quando si tagliò un orecchio e sanguinò per tre giorni; le bendature non riuscivano a bloccare l'emorragia.[1] Nel tardo maggio 1873, Federico ed il fratello Ernesto stavano giocando assieme nella camera della madre; Ernesto corse in un'altra stanza, che era posta ad angolo retto rispetto alla stanza da letto di Alice, e guardò attraverso la finestra verso il fratellino. Alice corse per togliere Ernesto dalla finestra, e mentre era fuori dalla stanza, Federico si arrampicò su una sedia vicino ad una finestra aperta nella camera di Alice per dare un'occhiata più da vicino a suo fratello. La sedia dondolò e Federico ruzzolò fuori, cadendo da un'altezza di circa sei metri sulla balaustrata di sotto. Federico sopravvisse alla caduta, e forse non sarebbe morto se non fosse stato emofiliaco. Morì alcune ore dopo di un'emorragia cerebrale.[1]
Gli anni successivi[modifica]
Dopo la morte di Federico, la madre affranta spesso pregava sulla sua tomba e ricordava tutti gli anniversari di piccoli eventi della vita del figlio. Il fratello Ernesto disse alla madre che voleva che tutta la famiglia morisse assieme, non da soli «come Frittie». Due sorelle di Federico, Irene ed Alix, ebbero dei figli emofiliaci.[2]
Antenati[modifica]
Note[modifica]
Bibliografia[modifica]
- Mager, Hugo (1998). Elizabeth: Grand Duchess of Russia. Carroll and Graf Publishers, Inc. ISBN 0-7867-0678-3
Voci correlate[modifica]
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