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Emilio Bortoluzzi

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Biografia[modifica]

Nato a Venezia, ultimo dei tre figli di Arturo Bortoluzzi e Clelia Florio, dopo la morte del padre, seguì la famiglia prima a Merano poi a Varese. Dopo gli studi al locale Liceo Classico Ernesto Cairoli nel 1940 si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano. Durante la Seconda Guerra Mondiale prestò servizio servizio militare in Sanità e nel 1944 dovette rifugiarsi in Svizzera[1]. A Losanna seguì i corsi regolari e le esercitazioni pratiche del secondo biennio della Facoltà di Medicina e i corsi speciali di Patologia e Clinica Chirurgica del Professor Donati e di Neurologia con il Professor Valobra. Si laureò poi in Italia nel 1946, conseguì la specializzazione “Malattie del tubo digerente, sangue e ricambio” presso l’Università di Pavia e nel 1949 si iscrisse alla specialità di “Anestesiologia” presso l’Università degli Studi di Milano, prestando servizio di assistente incaricato del servizio di anestesia presso l’Ospedale di Circolo di Varese. L’anno seguente ottenne, tra i primissimi in Italia, il titolo di specialista in anestesia. Dal 1949 condusse la professione medica sempre presso l’Ospedale di Circolo di Varese, dove nel 1965 divenne primario (pochi mesi dopo conseguì la libera docenza a Roma). È del 1971 la nascita del Centro di Rianimazione, da lui fondato e diretto fino al 1989 anno quando si ritirò dal lavoro [2] .

L'attività poetica e associativa[modifica]

All'ambito professionale ha sempre affiancato una ricerca e produzione poetica [3]. Fin dagli anni della Seconda Guerra Mondiale approfondì la lettura su Leopardi, che lo influenzò nell’armonia formale e nell’uso della punteggiatura. Nel dopoguerra visse un periodo di “accelerazione culturale”, come egli stesso li definì, grazie a incontri e amicizie del calibro di Carlo Foà, Amintore Fanfani e Giulio Einaudi. Ha pubblicato dodici raccolte di poesie, l’ultima delle quali all’età di novantacinque anni [4]. Membro del Rotary Club di Varese, nel 1991 fondò e diresse fino al 2000 il periodico di informazione e cultura la “Ruota”, rivista dei diversi club Rotary del Seprio; dal 1998 al 2003 fu presidente dell’Associazione Amici dell’Università dell’Insubria e fu socio sostenitore della Gioventù Musicale e della Società Varesina dei Concerti.

Note[modifica]


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  1. L’arte senza confini di Emilio Bortoluzzi medico, poeta ed umanista, Corriere del Ticino, 26 gennaio 2019
  2. La terapia intensiva verrà intitolata a Emilio Bortoluzzi, su varesenews.it. URL consultato il 4 dicembre 2018.
  3. Opac Nazionale, su opac.sbn.it, febbraio 2019.
  4. La grande storia di Varese nelle poesie di un velatese, su laprovinciadivarese.it. URL consultato il 4 dicembre 2018.