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Edoardo Guglielmi

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Edoardo Guglielmi

Biografia[modifica]

Edoardo Guglielmi è nato a Salerno da una nota famiglia borghese (il padre, Guglielmo, medico e direttore sanitario degli Ospedali Riuniti, fu amministratore comunale di Salerno dal 1920 al 1924 e si dimise insieme al sindaco Alfredo Capone ed altri per solidarietà a Giovanni Amendola, minacciato dai fascisti).

Nel 1946, non ancora ventenne, fu tra i pochi a sostenere la scelta per la Repubblica nel referendum istituzionale, fu dirigente del Partito Socialista e redattore de Il Lavoro diretto da Francesco Cacciatore.

Nel 1950 insieme a Nino Mancuso, Roberto Volpe, Luciano Vecchi, Giovanni De Crescenzo, Manlio Viola fondò la rivista Maestrale, durata qualche anno, che si avvalse della collaborazione di personaggi del calibro di Michele Prisco, Tommaso Fiore, Oliviero Zuccarini, Max Vairo.

Coltivò gli studi musicali a Napoli (pianoforte e composizione) e si dedicò con successo all’attività di critico musicale. In tale qualità partecipò alla straordinaria stagione culturale vissuta a Salerno negli anni ’50, presso la Libreria Macchiaroli in piazza Malta, curando in più occasioni la recensione di testi dedicati alla musica negli incontri settimanali de Il lettore, il giornale parlato diretto da Pietro Laveglia e Aldo Falivena.

Fu anche promotore ed animatore dell’associazione “Amici della Musica”, nonché organizzatore di numerose attività concertistiche presso il Teatro Verdi ed il Casino Sociale di Salerno.

In seguito, divenuto collaboratore de Il Gazzettino di Venezia, de Il Piccolo di Trieste, della Gazzetta di Parma, del Terzo Programma della Rai e di altre testate, ha vissuto per lunghi anni a Parma e poi Trieste dove ha potuto gustare ed assorbire le atmosfere, a lui così congeniali, della cultura mitteleuropea.

Nel corso del tempo ha pubblicato numerosi volumi, molti dei quali dedicati ad argomenti di critica musicale. Ha collaborato anche ad alcune edizioni del Dizionario UTET ed al Dizionario Critico Della Letteratura Tedesca.

Successivamente, ha vissuto prima a Parma ed, infine, ad Asola, dove, per le sue doti, ha riscosso grande considerazione ed incontrato nuove amicizie che gli sono state molto vicine nelle occasioni più difficili. Qui ha continuato a seguire i suoi studi e le sue pubblicazioni, dedicandosi alle sue passioni quali la lettura, la scrittura e l’ascolto della musica.

La scomparsa di Edoardo Guglielmi dopo lunga malattia, ha lasciato negli amici asolani, che ne apprezzavano le doti di intelligenza musicale e letteraria, la prodigiosa memoria storica, la vivacità di pensiero e di giudizio, un acuto senso di privazione e di rimpianto.

Era approdato ad Asola nel 1993, dopo dolorose vicende familiari, come ultima sponda dove contava qualche amico fedele, come il medico e pittore Domenico Gentile, e là in solitaria meditazione evocava i propri ricordi, i propri affetti lontani nel tempo e quelli più vicini, generati dalla vita di ogni giorno, dalla comprensione di persone che apprezzavano le sue vaste conoscenze, la sua cultura musicale, la sua lucidità di analisi e di scelte.

Sempre ad Asola Edoardo aveva accettato con entusiasmo di far parte della commissione della Biblioteca Comunale “Andrea Torresano” e in quell’ambito di presiedere il Concorso di scrittura aperto ai giovani delle scuole, dandovi una propria impronta, cordialmente coadiuvato da tutto il consiglio. Per sé desiderava invece chiudere come in uno scrigno tante pagine preziose del passato ed erano apparsi i volumi della Avagliano da “Le stagioni del disamore” ad “Anni di musica”, poi le pubblicazioni asolane “La sfinge di Miramar”, “Sul fil d’un soffio etesio”, “L’identità perduta” e tanti “Quaderni” tra cui “La città della memoria”, “Come in quest’ora bruna” e l’ultimo “Il lettore asolano” del 2002.

Aveva scritto: “Quando la vita può fare a meno d’ogni parola, senza che se ne perda la grazia, fino ad essere puro respiro. Quando la più fitta trama di sensazioni si dirada e lascia affiorare solo un richiamo, una scheggia minima del tempo, l’estremo indugio di un sogno…non ho che da rimanere in ascolto…di tutto ciò che fugge con l’istante, con le ore che scivolano inesorabili”.

Così aveva accolto quest’ultima solitudine animata da infinite presenze.

Pubblicazioni[modifica]

  • La Sfinge di Miramar - Campanini & Carrara 1997
  • Anni di Musica - Avagliano Editore 1997
  • Per Marguerite Yourcenar e Altri Scritti Francesi - Campanini & Carrara 1998
  • Sul Fil D'un Soffio Etesio - Nuovi Scritti Musicali - Campanini & Carrara 1999
  • L'identità Perduta - Campanini & Carrara 2000
  • Come In Quest'Ora Bruna - Campanini & Carrara 2001
  • Nella Crisi del Linguaggio - 2002
  • Il Lettore Asolano - 2003
  • A Sipario Chiuso - Campanini & Carrara 2005

Bibliografia[modifica]

  • Edoardo Guglielmi, Le Stagioni del Disamore, Avagliano Editore, 1997
  • Teresa Esposito, Achille Guglielmi, tra Arte e Medicina, Aracne Editrice, 2010

Note[modifica]

  1. I vinili di Guglielmi in mp3. La sua musica in biblioteca, su gazzettadimantova.gelocal.it. URL consultato il 28 maggio 2021.

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