Domenico Guerrisi
Domenico Guerrisi | |
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Deportato nel Campo di concentramento di Dachau, Ohrdruf e Buchenwald, numero di matricola 54230, 101.172 e 106.504 | |
26 agosto 1921[1] – 1945 | |
Nato a | Polistena |
Morto a | Buchenwald |
Luogo di sepoltura | sconosciuto |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | 52º Reggimento artiglieria "Torino" |
Reparto | 52º Reggimento Artiglieria, Divisione Fanteria Torino- Arma o Unità: Artigliere |
Anni di servizio | 1942-1945 |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
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Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).[2][3][4] Deportato nel campo di concentramento di Dachau, Ohrdruf e Buchenwald.[5]
Biografia[modifica]
Nato a Polistena in provincia di Reggio Calabria il 26 agosto 1921, figlio primogenito del cav. Vincenzo e Concetta Pronestì, coniugato con Concetta Dieni.[6] Chiamato alle armi alla fine del 1942, soldato del 52º Reggimento di Artiglieria – Divisione Fanteria Torino.[7][8]
A gennaio del 1943, Domenico scrive una lettera alla famiglia da Bolzano: "Carissimo zio vi do notizia della mia ottima salute cosi spero sentire da voi e parenti, vi do purtroppo una notizia poco allegra, mi trovo in prigione denunciato, perché volevo tornare a casa".[9][10] (documento dell'8 settembre 1943 del Distretto Militare di Reggio Calabria). Mentre si trovava ristretto nel reclusorio militare di Peschiera del Garda di Verona per espiazione pena di sei anni e sei mesi, viene deportato in Germania in seguito all'evacuazione del carcere, ordinata dai tedeschi.[11]
Rifiuta la RSI insieme agli altri carcerati del reclusorio militare di Peschiera del Garda, dopo l'8 settembre 1943 i detenuti e militari si ribellano e diventano i primi italiani in un campo di concentramento.[12][13][14] Internato il 22 settembre nel campo di concetramento di Dachau, gli viene assegnano il numero di matricola 54230.[15][16]
Trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald nel dicembre del 1944, al suo arrivo viene registrato con il numero detenuto 101.172. Internato a Ohrdruf, che faceva parte del complesso concentrazionario di Buchenwald, dove le condizioni di vita erano molto povere; a partire da gennaio 1945 il sotto campo di Ohrdruf viene indicato come un sub-campo di Buchenwald.[17][18]
Il 12 gennaio 1945 il Guerrisi, viene trasferito di nuovo al principale campo di Buchenwald con il numero di matricola 106.504, inserito nel blocco 67 (gruppo di detenuti malati e invalidi) sul posto di lavoro Unità “20 a”; il numero si riferisce alle persone “invalide” dove dovevano svolgere un lavoro semplice (fisicamente facile). All'inizio di aprile 1945 la SS ha costretto migliaia di prigionieri alle marce della morte, una marcia forzata di prigionieri, di guerra o altra natura, sottoposti a digiuno, fatiche fisiche estreme, esposizione agli elementi, esecuzioni sommarie o maltrattamenti che ne provocano la morte.[19][20][21]
Deceduto a 23 anni, tra la fine di gennaio e aprile del 1945, con migliaia di deportati. Nei documenti di Dachau e Buchenwald, il cognome viene storpiato in Waris-Varis , Gvarisi-Guarisi, Guerresi.[22][23] Gli conferiscono la Medaglia Croce al merito di guerra,[24] e la Medaglia d'Onore alla memoria[25][26] con riferimento sia agli Internati Militari Italiani (Italienische Militär-Internierte, IMI) sia ai civili.[27]
Onorificenze[modifica]
Distintivo d'onore per i patrioti "Volontari della libertà"
Croce al merito di guerra | |
«Deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943[28][29][30]» |
Medaglia d'onore ai cittadini italiani deportati e internati | |
«Deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943[31]» — Reggio Calabria, il 2 giugno 2017, è stata consegnata la Medaglia d’Onore alla Memoria di Domenico Rocco.[32] |
Riconoscimenti[modifica]
Nel giugno 2019, viene esposto il busto in onore di Domenico Rocco Guerrisi, ad Anoia Superiore, nella Celebrazioni ad Anoia per la Festa della Repubblica Ripercorse le tappe fondamentali della conquista della libertà e dello Stato Repubblicano 3 giugno 2019.[33][34]
Note[modifica]
- ↑ 100 ANNI DOPO...
- ↑ Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena, territorio degli Itali-Morgeti, Booksprint, 26 gennaio 2021, ISBN 978-88-249-5308-5. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ blasonariodellacalabria, L’ultima lettera Bolzano 12 gennaio 1943, su BLASONARIO DELLA CALABRIA, 26 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ blasonariodellacalabria, Lettera di un militare, su LA VERA STORIA, 22 marzo 2019. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ dimenticatidistato, Nonno Domenico è finalmente uscito dall’oblio, su Dimenticati di Stato, 12 febbraio 2017. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ Sig. Domenico Guerrisi e sig. Nicolina Fonte di Polistena documenti dal 1700 al 1970 Guerrisi (famiglia)
- ↑ vincenzoguerrisi, Un polistenese nei campi di concentramento nazisti, su TUTTO STORIA, 19 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ Lucio Rodinò, Polistena: Conclusa la due giorni dedicata ai caduti di guerra, su Inquieto Notizie, 3 agosto 2011. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ Lettera del 12 gennaio 1943 Bolzano
- ↑ artecheparla, VI CONSIGLIO UN LIBRO, su Arte che parla blog, 9 febbraio 2021. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ blasonariodellacalabria, Poesia al soldato Domenico Guerrisi per la ricorrenza del suo centenario, su LA VERA STORIA, 24 agosto 2021. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ https://anei.it/attachments/article/19/quaderno-1.pdf Un patrimonio di tutti: l’opera culturale e morale dell’A.N.E.I. - La resistenza nel Lager di Dachau
- ↑ https://anei.it/documenti/ Un patrimonio di tutti: l’opera culturale e morale dell’A.N.E.I. I "Quaderni del centro di studi sulla deportazione e l’internamento"
- ↑ Redazione, I primi italiani ribelli da Peschiera del Garda a Dachau, su La Bottega del Barbieri, 26 settembre 2017. URL consultato il 3 ottobre 2021.
- ↑ International Tracing Service Große Allee 5-934454 Bad Arolsen Germania
- ↑ National Archives and Registris Administration (NARA Washington) – Registri tedeschi catturati dalla seconda guerra mondiale – Buchenwald – Documenti del campo – Carte dei detenuti – Documenti dei prigionieri. Pagina libro matricola Dachau – Settembre 1943.
- ↑ Fondazione memoria della deportazione
- ↑ Libro d’oro delle famiglie nobili e notabili, Enzo Modulo Morosini
- ↑ Sopravvissuto alla “marcia della morte”
- ↑ Deportati a Dachau, Buchenwald, Gross Rosen, Natzweiler e Neuengamme
- ↑ Deportati dimenticatidistato.com
- ↑ Vincenzo Guerrisi Monografia da Altanum a Polistena Territorio degli Itali Morgeti libro documento, da pag. 314 a pag. 338
- ↑ Giovanni Russo, Non dimenticateci! CADUTI E DISPERSI POLISTENESI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
- ↑ Regio decreto nº 571 del 4 maggio 1951. Ai catturati e deportati in Germania o in territori controllati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e la deportazione si fosse protratta per un periodo di almeno cinque mesi. Parimenti avevano diritto tutti i caduti, i dispersi ed i morti nei campi di prigionia tedeschi o nipponici.
- ↑ Comitato riconoscimenti ex IMI
- ↑ Medaglia d’Onore Un riconoscimento morale per gli internati nei lager nazisti
- ↑ 2 Giugno, celebrazione a Reggio: ecco tutti gli insigniti
- ↑ Regio decreto nº 1729 del 14 dicembre 1942 , aggiornato con legge nº 571 del 4 maggio 1951. Catturati e deportati in Germania o in territori controllati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e la deportazione si fosse protratta per un periodo di almeno cinque mesi. Parimenti avevano diritto tutti i caduti, i dispersi ed i morti nei campi di prigionia tedeschi o nipponici.Croce al merito di guerra, 1ª concessione
- (decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1949, n. 773)
- ↑ Le onorificenze della Repubblica Italiana - Quirinale
- ↑ Le medaglie della prima e seconda guerra mondiale
- ↑ Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, commi 1271-1276
- ↑ LETTERA ORDINE DEL 4 MAGGIO 2017_14850.pdf
- ↑ Celebrazioni ad Anoia per la Festa della Repubblica
- ↑ Articolo del 6 giugno, di Piero Catalano sul Quotidiano del Sud, Anoia festa della Repubblica 2019. ”PER NON DIMENTICARE LA NOSTRA REPUBBLICA”
Bibliografia[modifica]
- Mauro Sonzini, studioso di Resistenza e Democrazia, ha pubblicato “Abbracciati per sempre. Il rastrellamento del maggio 1944 nelle valli Sangone, Susa e Chisone” (Gribaudo – 2004), “La lunga strada verso la pace. Candiolo dal fascismo alla Liberazione” (Comune di Candiolo – 2006), “Uomini in mezzo al delirio. Il fascismo, la guerra e la lotta di Liberazione. Pinasca e Inverso Pinasca” (L.A.R. – 2013) e ha curato il volume di Lidia Lazzero “Da Rivoli verso il mondo. Lidia Lazzero, partigiana, sindacalista, antifascista” (Comune di Rivoli – 2008).
- Alberto Berti, Viaggio nel pianeta nazista. Trieste, Buchenwald, Langenstein, Franco Angeli, Milano 1989 (ISBN 88-204-3565-9)
- Pio Bigo, Il triangolo di Gliwice. Memoria di sette lager, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1998, ISBN 88-7694-347-1
- Mario D'Angelo, Nei tunnel delle V2. Memorie di un deportato a Dora, Mursia, Milano 2008, ISBN 978-88-425-3573-7
- Giovanni Marcato, A Buchenwald il mio nome era 34989, a cura di E. Chiara, Canova 2000
- Gilberto Salmoni, Una storia nella Storia - Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald, Fratelli Frilli Editori, Genova 2005, ISBN 978-88-7563-820-7
- Giovanni Russo, Non dimenticateci! CADUTI E DISPERSI POLISTENESI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE.
- Vincenzo Guerrisi, Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali-Morgeti libro documenti. Napoli 2021, ISBN 9788824953078
- Enzo Modulo Morosini, Libro d'oro delle famiglie nobili e notabili. Michele Biallo Editore EAN 9788890537912
Voci correlate[modifica]
- Campo di lavoro di Ohrdruf
- Campo di concentramento di Buchenwald
- Campo di concentramento di Dachau
- Marcia della morte
- Lista dei campi di concentramento nazisti
- Croce al merito di guerra
- Medaglia d'onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945
- Teresa Gullace
Altri progetti[modifica]
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Collegamenti esterni[modifica]
- Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).
- UOMINI, NON PIÙ SOLDATI: RACCONTI DEGLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA https://www.jstor.org/stable/43779825
- Memorie di guerra e di prigionia L'internamento dei militari italiani attraverso le testimonianze http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub4087.pdf
- Prigionia, internamento, concentramento e sterminio: i campi in Italia https://www.anpi.it/storia/269/prigionia-internamento-concentramento-e-sterminio-i-campi-in-italia
- Italia: dalla guerra di aggressione alla guerra di liberazione https://www.anpi.it/storia/87/italia-dalla-guerra-di-aggressione-alla-guerra-di-liberazione
- Alcune riflessioni sui rapporti tra la memoria dei campi di concentramento fascisti e le nuove forme digitali di divulgazione storica https://journals.openedition.org/diacronie/9509
- I cappellani militari e la tematica eticoreligiosa nelle memorie dell'internamento italiano nei Lager nazisti (1943-1945) https://escholarship.org/content/qt89n780jk/qt89n780jk_noSplash_7cde6155f66043d3145890ef7285f966.pdf?t=osjpu5
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