David Bagration-Mukhrani
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David Bagration-Mukhrani | |
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Capo della Casa Reale di Georgia (disputato) | |
In carica | 16 gennaio 2008 – in carica |
Predecessore | Giorgi |
Nascita | Madrid, Spagna, 24 giugno 1976 |
Casa reale | Bagrationi |
Padre | Jorge de Bagration |
Madre | María de las Mercedes de Zornoza y Ponce de León |
Consorte | Ana Bagration-Gruzinsky (m. 2009 – div. 2013) |
Figli | Giorgi Bagrationi |
Religione | Chiesa ortodossa georgiana |
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Il matrimonio del 2009 di Bagrationi con la principessa Ana Bagration-Gruzinsky, un membro del ramo rivale Gruzinski dei Bagrationi, la sua vita coniugale e il successivo divorzio nel 2013,
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Infanzia[modifica]
Bagrationi nacque nella famiglia di émigré georgiana come secondo figlio maschio del pilota di auto da corsa spagnolo, principe Giorgi Bagration-Mukhrani e della sua prima moglie Doña María de las Mercedes de Zornoza y Ponce de León a Madrid in Spagna. Bagrationi ha anche una sorella maggiore, Maria-Antonietta, un fratello maggiore, Irakly, e un fratellastro più giovane, Gourami (Ugo).[2]
Attività dinastica[modifica]
Bagrationi si stabilì prevalentemente nella capitale georgiana Tbilisi nel 2003 e ottenne la doppia cittadinanza della Georgia nel 2004. Inoltre è stato un chierichetto per Elia II, Catholicos Patriarca di tutta la Georgia.[3][4]
Nel gennaio 2008, Bagrationi annunciò la morte di suo padre, dichiarando di essere il successore di suo padre come capo patrilineare della famiglia reale georgiana[5] mentre suo fratello maggiore, Irakly, continuava a risiedere in Spagna. Il nonno paterno di Bagrationi, il principe Irakli Bagration-Mukhrani, aveva rivendicato la guida della dinastia Bagrationi nel 1957 e, in quanto tale, le designazioni addizionali di principe e capo della casata reale di Georgia, di Cartalia, e di Mukhrani, duca del Lasos, capo sovrano e gran maestro dell'Ordine dell'Aquila di Georgia[6] e dell'ordine della Regina Tamara,[7][8] trattamenti che anche suo nipote rivendica.[5]
Durante la guerra russo-georgiana per il controllo dell'Ossezia del Sud nell'agosto 2008, Bagrationi accompagnò i soldati georgiani sulla linea del fronte per dare sostegno morale. Commentò in seguito che gli dispiaceva che la Georgia "doveva pagare un prezzo così alto per mostrare al mondo il vero volto della Russia,"[9] e emanò un messaggio alla nazione georgiana. Bagrationi ritiene che la restaurazione della monarchia in Georgia non è una scelta in questo periodo a causa della continua occupazione russa di parti del paese; e spetta al popolo della Georgia decidere quando la monarchia debba essere ripristinata.[9]
Matrimonio e divorzio[modifica]
Il prince David Bagration di Mukhrani sposò la principessa Ana Bagration-Gruzinsky l'8 febbraio 2009 nella cattedrale Sameba di Tbilisi.[10] Il matrimonio univa i due rami dell'ex famiglia reale georgiana con concorrenti pretese di diritti al trono della Georgia — quelli dei Gruzinski e dei Mukhrani — e attirò una folla di 3.000 spettatori, funzionari e diplomatici stranieri, così come la copertura estesa dai media georgiani.[1][3]
L'importanza dinastica delle nozze sta nel fatto che, tra le turbolenze politiche ha intorbidito la Georgia fin dalla sua indipendenza nel 1991, il patriarca Elia II di Georgia chiamò pubblicamente per il restauro della monarchia come un percorso verso l'unità nazionale a ottobre 2007.[11] Senza nominare un pretendente preferito, prima delle nozze del principe David con la principessa Ana, il patriarca Elia II aveva sottolineato la necessità di preparare la popolazione al ripristino della monarchia, "ed eleggere un Bagration, per essere educato fin dall'infanzia" a prendere la corona.[1] Anche se ciò portò alcuni politici e partiti a concepire l'idea di una monarchia costituzionale georgiana, la competizione sorse tra i principi e sostenitori del vecchio dinastia, poiché storici e giuristi dibattevano che i Bagrationi avevano il diritto più forte di ereditare un trono vacante dal decennio del 1800.[1] Sebbene alcuni monarchici georgiani sostenevano le pretese del ramo Gruzinski, altri sostenevano quello del rimpatriato ramo Mukhrani.[11] Entrambi i rami discendono in ininterrotta, linea maschile legittima dai re medievali di Georgia a partire da re Costantino II di Georgia morto nel 1505.
Albero genealogico[modifica]
David Bagration-Mukhrani | Padre: Giorgi Bagration-Mukhrani |
Nonno paterno: Irakli Bagration-Mukhrani |
Bisnonno paterno: Georgi Bagration-Mukhrani |
Trisnonno paterno: Aleksandr Bagration-Mukhrani |
Trisnonna paterna: Maria Dmitrievna Golovatcheva | ||||
Bisnonna paterna: Contessa Helena Nowina Złotnicka |
Trisnonno paterno: Conte Sigismund Nowina Złotnicki | |||
Trisnonna paterna: Principessa Maria Elisabarowna Eristavi di Ksani | ||||
Nonna paterna: Contessa Maria Antonietta Pasquini |
Bisnonno paterno: Ugo Pasquini, conte di Costafiorita |
Trisnonno paterno: Carisio Pasquini | ||
Trisnonna paterna: Caterina Mancini | ||||
Bisnonna paterna: Enrichetta Gastaldi |
Trisnonno paterno: Francesco Antonio Gastaldi | |||
Trisnonna paterna: Augusta Petrini | ||||
Madre: María Mercedes de Zornoza y Ponce de León |
Nonno materno: José de Zornoza |
Bisnonno materno: ? |
Trisnonno materno: ? | |
Trisnonna materna: ? | ||||
Bisnonna materna: ? |
Trisnonno materno: ? | |||
Trisnonna materna: ? | ||||
Nonna materna: María Dolores Ponce de León Puicercus |
Bisnonno materno: ? |
Trisnonno materno: ? | ||
Trisnonna materna: ? | ||||
Bisnonna materna: ? |
Trisnonno materno: ? | |||
Trisnonna materna: ? |
Onorificenze[12][modifica]
Gran Maestro dell'Ordine dell'Aquila di Georgia e della Tunica di Nostro Signore Gesù Cristo (Real Casa di Georgia) | |
Gran Maestro dell'Ordine della Regina Tamara (Real Casa di Georgia) | |
Gran Maestro dell'Ordine della Corona (Real Casa di Georgia) | |
Cavaliere di gran croce dell'Ordine dell'Immacolata Concezione di Vila Viçosa (Real Casa di Braganza) | |
Note[modifica]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 (ES) Misha Vignanski, Primera boda real en dos siglos reagrupa dos ramas de la dinastía Bagration, su el confidencial, Tiflis, Spain, 2 agosto 2009. URL consultato il 2 settembre 2009.
- ↑ Montgomery-Massingberd, Hugh, Burke's Royal Families of the World: Volume II Africa & the Middle East, 1980, pp. 59, 61–62, 64–65, 67–68, ISBN 0-85011-029-7.
- ↑ 3,0 3,1 Wedding of the two royal dynasties members, Georgia Times, 2 agosto 2009. URL consultato il 2 settembre 2009.
- ↑ Un altro divorzio reale, Rai News, 16 dicembre 2013. URL consultato il 7 gennaio 2014.
- ↑ 5,0 5,1 Giorgi Bagrationi Mukhran Batonishvili, Royal House of Georgia. URL consultato il 27 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ↑ Order of the Eagle of Georgia, Royal House of Georgia. URL consultato il 24 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
- ↑ Order of the Queen Tamar, Royal House of Georgia. URL consultato il 24 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
- ↑ Francisco Zorilla, Genealogía de la Casa de Borbón de España, 1971, pp. 198–199.
- ↑ 9,0 9,1 (ES) Un Rey con acento español para Georgia, ABC Periódico Electrónico, 5 settembre 2008.
- ↑ Royal Ark, su royalark.net.
- ↑ 11,0 11,1 Time for a King for Georgia?, su eurasianet.org.
- ↑ Sito della Casa Reale di Georgia, su royalhouseofgeorgia.ge.
Voci correlate[modifica]
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