Cosimo Semeraro
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Biografia[modifica]
Entrato nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1964 ricevette il 28 giugno 1971 l'ordinazione presbiterale dall'Arcivescovo Guglielmo Motolese nella Cattedrale di Taranto. Terminato il liceo classico, nel 1967 conseguì a Napoli il diploma di perfezionamento e abilitazione in Storia dell'arte e nel 1971 la Licenza in Teologia, con indirizzo storico, presso la Università Pontificia Salesiana di Torino.
Dopo l'ordinazione sacerdotale, tra il 1971 e il 1972 è stato direttore dell'oratorio salesiano di Cerignola in provincia di Foggia e insegnante di religione presso il locale Istituto Tecnico Industriale.
Ripresi gli studi a Roma ha conseguito nel 1974 il Diploma di archeologia cristiana presso l'Istituto di Archeologia Cristiana e nel 1978 la laurea in Storia della Chiesa, con specializzazione nel periodo moderno e contemporaneo, presso la Facoltà di Storia della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana. Il titolo della sua tesi fu "La Restaurazione nello Stato Pontificio 1815-1823" con relatori i professori Lajos Pasztor e Giacomo Martina. La valutazione finale risultò Summa cum laude e diritto di pubblicazione della tesi stessa e conferimento della medaglia del Papa nello stesso anno.
Nel 1992 vinse una borsa di studio a Parigi e conseguì nello stesso anno il dottorato di ricerca dopo lo stage tenutosi presso gli Archivi nazionali (Francia) sul tema "Stato e Chiesa in Francia nella Restaurazione. Studio della documentazione archivistica vaticana e parigina tra i due Concordati del 1810 e i traveaux préliminaires".
Negli anni accademici che vanno dal 1973 al 1983, accanto al professor Raffaele Farina, ricoprì l'incarico di Professore-Assistente presso la Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana per la cattedra di metodologia critica e Storia della Chiesa.
Con biglietto di nomina di Papa Giovanni Paolo II del 31 ottobre 2002 (pubblicato su "L'Osservatore Romano" del 17 novembre 2002, Biglietto poi confermato da Papa Benedetto XVI nel 2008, è stato Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche dal 16 novembre 2002 al 16 maggio 2013,[1] data in cui si è dimesso da Segretario e viene nominato da Papa Francesco Membro dello stesso Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
Seguì particolarmente gli studi sulle questioni inerenti alle fonti alternative per lo studio di edizioni alternative, in particolare il ruolo e il significato delle "biblioteche personali". Inoltre seguì le questioni sulle varianti nella storia della riforma della Chiesa dal XVI secolo in avanti e infine il periodo della Restaurazione dopo la rivoluzione francese e il Rapporto Stato-Chiesa nel periodo moderno e contemporaneo. Suoi anche gli studi sui Cappuccini in Sicilia nell'Ottocento-Novecento.[2]
Dagli archivi del Vaticano fece emergere documenti relativi alla lettera che Pio XI scrisse a Mussolini ("Gli Ebrei ci hanno donato Cristo e il Cristianesimo") spiegando le ragioni della difesa dell'Azione Cattolica sotto il fascismo.[3] Il tema fu anche oggetto nel 2009 di un convegno internazionale a Desio curato da Semararo; gli atti pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana e curati sempre da Semeraro con il titolo La sollecitudine ecclesiale di Pio XI alla luce dei nuovi documenti archivistici.
Altri incarichi[modifica]
Inoltre ha ricoperto i seguenti incarichi:
- dal 7 dicembre 1987 al 28 maggio 2013 direttore dell'Archivio Storico dell'Università Pontificia Salesiana;
- nel 1991 segretario dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose presso l'Università Pontificia Salesiana;
- nel marzo 1991 membro del Consiglio di redazione della Rivista spagnola de Investigación y cultura di Vitoria;
- dal 1994 ordinario di metodologia critica e di storia moderna e contemporanea presso la Università Pontificia Salesiana di Roma, dove insegna dal 1973;
- dal 3 maggio 2012 presidente onorario della Fondazione Internazionale Papa Clemente XI - Albani.
- membro della redazione della rivista Salesianum (organo delle pubblicazioni scientifiche dei professori dell'Università Pontificia Salesiana);
- nel 1978 segretario dell'Associazione Archivisti Ecclesiastici presso la Città del Vaticano;
- dal 1981 membro della redazione del Bollettino Salesiano;
- nel 1985 direttore del Centro Studi Don Bosco della Università Pontificia Salesiana;
- dal 1987 segretario-Coordinatore dei Colloqui Internazionali sulla Vita Salesiana;
Opere[modifica]
- La Restaurazione Pontificia nelle province di seconda ricupera (Legazioni e Marche 1815-1823). Organizzazione ecclesiastica e vita religiosa, editrice LAS, Roma 1979.
- Restaurazione, Chiesa e Società: La Restaurazione, Chiesa e Società: La "seconda Ricupera" e La Rinascita Degli Ordini Religiosi Nello Stato Pontificio (Marche e Legazioni, 1815-1823), editrice LAS, Roma 1982.
- Disoccupazione giovanile in Europa, LDC, Leumann 1986.
- Religione popolare a misura dei giovani, LDC, Leumann 1987.
- La festa nell'esperienza giovanile del mondo salesiano, LDC, Leumann 1988.
- Don Bosco e Brasilia. Profezia, realtà sociale e diritto, con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, editrice CEDAM, Padova 1990.
- Invecchiamento e Vita Salesiana in Europa: Dati, Prospettive, Soluzioni, editrice LDC, Leumann 1990.
- Don Alberto Caviglia (1868-1943). I documenti e i libri del primo editore di don Bosco tra erudizione storica e spiritualità pedagogica, SEI, Torino 1994.
- Coeducazione e presenza salesiana, LDC, Leumann 1994.
- I giovani fra indifferenza e nuova religiosità, LDC, Leumann 1995.
- I giovani fra cultura di vita e cultura di morte, Sciascia editore, Roma-Caltanissetta 1999.
- Mondo salesiano e povertà alla soglia del III Millennio, Sciascia editore, Roma-Caltanissetta 2001.
- La spiritualità salesiana in un mondo che cambia, Sciascia editore, Roma-Caltanissetta 2003.
- Leone XIII e gli Studi Storici: Atti del Convegno Internazionale Commemorativo, Città del Vaticano, 30-31 Ottobre 2003, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2004.
- Walter Brandmüller. Scripta maneant. Raccolta di studi in occasione del suo 80° genetliaco, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2009.
- I padri dell'Europa alle radici dell'Unione europea, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010.
- La sollecitudine ecclesiale di Pio XI alla luce dei nuovi documenti archivistici, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010.
- Anninovanta: 1990-2015. Un percorso nell'arte italiana a cura di Roberto Brunelli e testi di Cosimo Semeraro, "Gli Ori" Editori Contemporanei, Pistoia, dicembre 2014.
Riconoscimenti[modifica]
Vincitore del Premio Nazionale ed Internazionale Papa Bonifacio VIII[4] nel 2011.
Note[modifica]
- ↑ Cosimo Semeraro, su it.cathopedia.org. URL consultato il 27 novembre 2018.
- ↑ I Cappuccini in Sicilia nell'800-900, su books.google.it. URL consultato il 2 dicembre 2018.
- ↑ Pio XI scrisse a Mussolini: "Gli Ebrei ci hanno donato Cristo e il Cristianesimo", su osservatoreromano.va, 16 febbraio 2010. URL consultato il 2 dicembre 2018.
- ↑ Chiusura del Premio Bonifacio VIII 2011, su Accademia Bonifaciana, 2011.
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