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Claudio Gianini

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Biografia[modifica]

Dopo la laurea nel 1992 in Ingegneria Meccanica con indirizzo costruttivo presso il Politecnico di Milano, inizia a lavorare come progettista strutturale in Firema Trasporti, per poi approdare nel 1998 in Alenia Spazio e nel 1999 in Aermacchi.

Nel 2000 entra a far parte della Scuderia Ferrari, dove si occupa della progettazione strutturale degli elementi delle sospensioni per le vetture di Formula Uno, per poi passare dapprima in Dallara e in seguito in Toyota F1 Team, dove rimane con il ruolo di capo del gruppo di progettazione strutturale telaio fino alla chiusura del progetto F1 nel 2009.

Dal 2010 lavora come consulente per la progettazione strutturale, principalmente per il progetto ITER, fino alla metà del 2012, quando torna in Formula Uno con Sauber. Nel 2015 lascia Sauber e riprende l'attività di consulenza.

Molto attivo nella divulgazione ingegneristica, tra il 1995 e il 2004 pubblica sulle riviste Progettare e Il progettista industriale 26 articoli sull'impiego del Metodo degli elementi finiti, in particolare in ambito meccanico.

Del 2003 è la pubblicazione del libro La progettazione strutturale con il calcolatore - Linee guida nel calcolo automatico delle strutture[1][2], un manuale il cui intento è di fornire le indicazioni per un corretto utilizzo del Metodo degli elementi finiti. Tale testo appare nella lista dei libri consigliati in alcuni atenei italiani per i corsi di progettazione assistita di strutture meccaniche, e l'introduzione al libro è firmata da Rory Byrne.

Nel 2006 la pubblicazione di un secondo manuale, Tecniche avanzate di progettazione strutturale[3], completa il percorso iniziato tre anni prima e fornisce ulteriori strumenti per l'impiego di metodologie per la soluzione di problemi strutturali più complessi. L'introduzione a questo testo è firmata da Luca Marmorini. I due testi sono utilizzati in alcuni corsi di laurea del Politecnico di Torino[4], dell'Università di Firenze[5], dell'Università del Salento[6] e dell'Università Federico II di Napoli[7], oltre che di diverse scuole di specializzazione[8][9].

La passione per la scrittura lo porta, nel 2004, a scrivere e pubblicare il suo primo romanzo Noir, Black Out, vincitore della decima edizione del premio letterario Il Litorale[10] e fra i finalisti in altri tre concorsi. Del 2006 è il secondo romanzo, Nemmeno Dio, a cui seguono nel 2009 Brake Point - Punto di rottura[11], un techno-thriller ambientato nel mondo della Formula Uno, e nel 2011 Quando anche il sole muore[12][13].

Opere[modifica]

Manuali[modifica]

  • Tecniche avanzate di progettazione strutturale. Calcolo di materiali compositi, instabilità, dinamica e non linearità, Modena, Athena Audiovisuals, 2006
  • La progettazione strutturale con il calcolatore. Linee guida nel calcolo automatico delle strutture, Modena, Athena Audiovisuals, 2003

Romanzi[modifica]

  • Quando anche il sole muore, LAB, 2011
  • Brake Point-Punto di rottura, Gruppo Albatros, 2009
  • Nemmeno Dio, Edizioni Clandestine, 2006
  • Black out, Edizioni Clandestine, 2004

Note[modifica]

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