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Claudia Mares

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Claudia Mares
File:Claudia Mares.jpg
Simona Cavallari in Squadra antimafia 3
SagaSquadra antimafia - Palermo oggi
1ª app. inSquadra antimafia - Palermo oggi
Ultima app. inSquadra antimafia 6 Cameo
Interpretato daSimona Cavallari
Sessofemmina
Luogo di nascitaRoma
Data di nascita1971
ProfessioneVice questore aggiunto di Polizia

Parenti

  • Stefano Lauria (ex compagno †)
  • Ivan Di Meo (compagno †)
  • Domenico Calcaterra (compagno)
  • Rosy Abate (Amica)
  • Leonardo "Leo" Abate (affido temporaneo)

«Meglio il Far West che la vittoria della mafia»

(Claudia Mares, Squadra antimafia 2 - Palermo oggi)

Claudia Mares è un personaggio immaginario, protagonista della serie televisiva Squadra antimafia - Palermo oggi.

Interpretata da Simona Cavallari, Claudia è una donna forte e coraggiosa ed ha un passato come agente di scorta in Sicilia. Diventata vice questore della mobile di Roma, viene richiamata a Palermo dopo la morte di un suo amico e collega e prende il comando della "Duomo" squadra antimafia che ha arrestato il boss Bernardo Provenzano. Inizialmente non è ben vista e soprattutto non è ritenuta all'altezza di un simile incarico, anche perché donna. Avrà tuttavia modo di dimostrare il suo valore e le sue capacità di leader. Alla sua determinazione e alla sua durezza sul piano professionale, si contrappongono insicurezza e fragilità sul piano sentimentale, nel suo amore travagliato per il collega Ivan Di Meo e in seguito per Domenico Calcaterra.

Biografia[modifica]

Claudia è una donna di quasi quarant'anni forte e determinata. Probabilmente ha passato la sua infanzia in un orfanotrofio. La sua vita è segnata da varie perdite, all'inizio, infatti, viene ucciso il suo carissimo amico, collega ed ex compagno Stefano Lauria. Per motivi riguardanti il suo lavoro di vice questore a Palermo, deve guadagnarsi la fiducia di Rosy Abate, rampolla di una facoltosa famiglia di mafiosi che lei salvò da bambina, ma con cui non si sentiva da tempo. Le due diventeranno così come sorelle. La scoperta che il vice questore Ivan Di Meo, suo nuovo compagno, è la talpa all'interno della squadra Duomo, la metteranno in crisi, finché non scoprirà che Ivan è solo un infiltrato del DEA, e che quindi il suo obbiettivo è incastrare il trafficante Gaetano Lipari, meglio conosciuto come il "Santo". Nella seconda stagione, da quando Claudia non riesce a salvare i suoi fratelli uccisi dalla polizia, Rosy la odierà (e ucciderà anche Ivan Di Meo, un duro colpo per la poliziotta), e anche per tutta la terza stagione le darà la caccia, finché non collaboreranno per salvare la vita del figlio dell'Abate. Nella quarta serie troviamo la Mares fidanzata con Domenico Calcaterra (la loro storia è cominciata nella terza serie), da cui aspetta una bambina. Nella sua nuova stretta collaborazione con l'amica Rosy, che le ha affidato il suo bimbo, però, rimarrà uccisa a causa di una bomba piazzata da Ilaria, cugina dell'Abate.

Squadra antimafia - Palermo oggi[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Squadra antimafia - Palermo oggi.

Prima stagione - L'indagine su Cosa Nostra e il rientro a Palermo[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Squadra antimafia - Palermo oggi (prima stagione).

Appena giunta in aeroporto da Roma, Claudia Mares viene accolta dal vicequestore della Duomo Stefano Lauria (Massimo Poggio) che le racconta gli avvenimenti degli ultimi tempi in Sicilia. Mentre sta per dirle dei suoi sospetti su alcuni mafiosi corleonesi, viene colpito da un proiettile e muore. I due assassini riescono a fuggire. Nel frattempo, la Mares deve occuparsi della scomparsa di un ragazzo, Nicola, rapito dalla malavita locale. Per far questo, può contare sull'aiuto della squadra antimafia: Alfiere (Ninni Bruschetta), Africa (Marco Leonardi), Gigante (Lele Vannoli) e Viola (Silvia De Santis). In suo supporto c'è anche il vice questore Ivan Di Meo (Claudio Gioè), di cui s'innamora. A metterle i bastoni fra le ruote ci pensano però Don Michele Lo Pane (Peppe Lanzetta) e Giacomo Trapani (Claudio Castrogiovanni), boss di due rispettive famiglie della mafia palermitana. Anche la sua vecchia amica Rosy Abate (Giulia Michelini), a cui anni prima Claudia salvò la vita durante un attentato, è implicata insieme ai fratelli Vito, Carmine e Nardo nelle vicende mafiose. Ma non è tutto: la Mares dovrà fare i conti con l'atteggiamento sospetto di Ivan, e con la convinzione sempre maggiore che l'uomo che ama sia in realtà il suo più grande nemico.

Seconda stagione - Alla guida della nuova Squadra: Rosy VS Claudia[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Squadra antimafia - Palermo oggi (seconda stagione).

Claudia Mares viene confermata come capo della squadra antimafia. Molte cose sono cambiate nell'ultimo anno: i fratelli di Rosy Abate, Vito, Carmine e Nardo sono riusciti ad evadere dal carcere, mentre Ivan Di Meo, dopo essere stato ferito mortalmente in un conflitto a fuoco da un uomo di Trapani, è da tutti creduto morto. La squadra antimafia si è rinnovata: al posto di Africa, Gigante e Viola ci sono ora Sandro Pietrangeli (Giordano De Plano), detto "Pietra", Luca Serino (Francesco Mandelli) e Fiamma Rigosi (Alice Palazzi). Mentre gli Abate sono fortemente intenzionati a dare la scalata ai vertici della mafia, la Mares è impegnata nelle ricerche di Ivan, che ha riconosciuto nel gruppo di malviventi nel corso di un blitz della sua squadra, grazie al quale sono stati arrestati Antonio Policastro e il colombiano Montero. Con l'aiuto di De Silva, uno misterioso agente dei servizi segreti, riesce a trovare il posto in cui si trova Ivan e dopo un lungo inseguimento i due hanno finalmente un faccia a faccia. Claudia gli spara, procurandogli una ferita, ma l'uomo le spiega poi di essere sempre stato un infiltrato, con l'obiettivo di fermare i traffici del colombiano Lipari, e la mette in guardia da Rosy Abate. Claudia, seppur molto dubbiosa, decide di credergli e di ospitarlo in casa sua. Inizia così a far pedinare Rosy, e una sera vede la ragazza baciare Ivan. All'incontro con Lipari sulla nave riesce, grazie a Ivan, ad arrestare i capi della camorra, sacra corona unita e 'ndrangheta, tranne Rosy che riesce a scappare su un gommone. In una villa al mare uccide in uno scontro a fuoco il vero Lipari e arresta il complice De Silva che poi viene però rilasciato per insufficienza di prove. Ivan viene rapito dagli uomini di Rosy e così Claudia è costretta, senza però autorizzazione di nessun organo della Polizia, a fare uno scambio: Ivan Di Meo in cambio del computer di Lipari. Rosy però, venuta in possesso del PC, uccide Ivan che muore tra le braccia di Claudia. Nell'ultimo episodio la Mares e i suoi uomini intercettano e sequestrano sull'autostrada i 7 miliardi di euro di Lipari arrestando anche i boss palermitani mentre Rosy, Platania e Filippo De Silva riescono a scappare.

Terza stagione - La guerra della Mares e il legame con Calcaterra[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Squadra antimafia - Palermo oggi (terza stagione).

Nella terza stagione della serie, il vice questore Claudia Mares, ancora sospesa dal servizio dopo otto mesi, è alla perenne ricerca della mafiosa Rosy Abate che, dopo aver rapito ed ucciso Ivan Di Meo sotto i suoi occhi, è fuggita. La Mares ha contatti con la sua squadra antimafia, temporaneamente nelle mani del nuovo vice questore Domenico Calcaterra. Claudia, mentre è immersa nelle acque del mare circostante l'Isola delle Femmine, trova un relitto inabissato contenente dei liquami tossici, e il cadavere di un uomo. Grazie ad un anello che l'uomo porta al dito, lei lo riconosce: lo chiamavano lo Sfregiato, ed era l'unico uomo a Palermo rimasto fedele a Rosy Abate. Grazie a quel corpo ritrovato e a un taccuino che la Mares trova in casa dello Sfregiato stesso, lei e la sua squadra capiscono che l'Abate può essersi nascosta in Colombia, nella tenuta di Vincent Truebla, importante narcotrafficante colombiano di Bogotà a capo del suo clan insieme ai fratelli Nelson e Blanca. Claudia convince il questore e parte, insieme al nuovo PM Giorgio Antonucci, che diventerà suo amico, e a Calcaterra, con cui instaura ben presto un rapporto di astio e antipatia. A Bogotà Claudia ritrova Mickey Lo Bianco, un suo amico. L'operazione rischia di saltare proprio a causa di Rosy, che dà l'allarme quando scopre che la polizia è nella tenuta. Durante il conflitto a fuoco l'Abate riesce a far perdere le sue tracce e Claudia è di nuovo amareggiata. Tornata a Palermo, la Mares si insospettisce, e capisce che anche Rosy è in città. Queste ipotesi, contrastate da Calcaterra, verranno poi accertate dopo varie peripezie, quali l'accusa contro Claudia di aver fatto drogare un suo informatore ex tossicodipendente, trovato morto in casa sua. Lei capisce che è un complotto e che vogliono incastrarla. Così, alle prese con le accuse, indaga su Rosy con a fianco Calcaterra, rimasto per aiutarla sotto ordine del questore. Le ricerche portano in casa di Ruggero Geraci, un vecchio mafioso amico del padre degli Abate, e ad un certo Vito Portanova, ma, soprattutto, ad una pericolosa pax mafiosa con il clan dei Manzella, poi sterminato da Rosy. Alla fine, dopo aver rischiato la vita, Claudia si infiltrerà nel gruppo di Colombiani che Blanca Truebla aveva mandato a Palermo per uccidere l'Abate, responsabile di aver ammazzato suo fratello Vincent ed essere scappato con il loro bambino, che è in realtà figlio di Ivan Di Meo, fatto che la mafiosa rivelerà alla Mares durante un suo processo. L'operazione per arrestare Rosy e i colombiani fallisce, e, tornata alla Duomo dopo essere stata quasi uccisa da uno dei colombiani, Claudia diventa amica di Domenico. Antonucci si è rivelato una talpa amico di De Silva, fatto evadere da Rosy. Quest'informazione Claudia l'ha scoperta mentre era latitante, accusata di aver agito senza pensare, avendo fatto ammazzare Fiamma Rigosi in casa di una protetta dalla malavita organizzata, uccisa anche lei, e di aver drogato il suo informatore. Per fortuna, tutto si risolverà, e la Duomo, superato il dolore della perdita di Fiamma, indaga sui traffici del clan Abate sui liquami tossici e le scorie radioattive. Così, Claudia e Domenico si ritroveranno su una nave per bloccare una bomba che sta per ucciderli esplodendo. Ci riescono, e poi si baciano, per fidanzarsi in seguito scoprendosi molto innamorati. In un conflitto a fuoco, poco tempo dopo, contro due che dovevano uccidere Rosy per conto di Blanca (il nascondiglio dell'Abate, rimasta sola contro De Silva, il vero "cattivo", viene rivelato dal suo ex avvocato Cifalà, che l'aveva aiutata e che viene ucciso), lei e la mafiosa, ormai disperata, si alleano per salvare Leonardino, il figlio di Rosy, che De Silva e il suo complice hanno rapito. Le due partono di nascosto, e quando Calcaterra capisce tutto, Rosy sta per ucciderlo, ma lo risparmia, e scappa con Claudia. Le due si aiutano a vicenda e arrivano a Roma, dove Leo tornerà dalla sua mamma in cambio della lista Greco, importantissima e al centro di tutto. Claudia, però, sviene a causa di una botta dell'Abate che non si fida di lei. Però, all'incontro tra la mafiosa e Filippo De Silva, lei gli consegna la lista, ma lui uccide il bambino. Solo alla fine, però, si scoprirà che Claudia, che si era svegliata, aveva salvato il piccolo, e tutto si sistema. Rosy Abate, in carcere e condannata all'ergastolo, incontra Claudia Mares, a cui affida il figlioletto, rinunciando alla potestà genitoriale. Claudia inizialmente rifiuta, ma poi, con il suo Domenico, decide di portare a casa sua Leo. Mentre esce dall'istituto dove era tenuto il piccolo, sorride. Terrà il figlio di Rosy Abate, la sua eterna nemica con cui sta per diventare amica, forse, e di Ivan Di Meo, l'uomo che amava, anche se ora nella sua vita c'è solo Domenico, e Leonardino.

Quarta stagione - La maternità e il mistero del videomessaggio dopo la morte[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Squadra antimafia - Palermo oggi (quarta stagione).

Claudia Mares è tornata a pieno titolo a dirigere l'antimafia di Palermo ed ha una relazione stabile con Domenico Calcaterra, da cui aspetta un bambino. La donna coordina la squadra dall'ufficio e prepara la strategia per sconfiggere una nuova famiglia mafiosa: i Mezzanotte. La Mares deve inoltre aiutare il figlio di Rosy Abate, Leonardo, che ha bisogno urgente di un trapianto di midollo. Il vicequestore fa così scarcerare l'ex nemica Rosy garantendo il trapianto al bambino. La relazione con Calcaterra però non va a gonfie vele e tra i due c'è freddezza e ostinazione, la Mares sembra nascondere qualcosa e allontana sempre di più dalla sua vita Domenico. La donna riesce a convincere la Abate a diventare collaboratrice di giustizia e garantisce l'arresto di numerosi mafiosi. Dopo questo successo decide di porre un limite alla sua relazione e lascia l'antimafia per riposarsi in attesa del parto. I Mezzanotte assaltano il bunker di Rosy e Claudia accorre in aiuto dell'amica, con cui decide di consegnare l'ultima parte della Lista Greco (che segretamente l'Abate aveva nascosto in aeroporto). Durante il recupero della Lista, però, le due donne sono vittima di un attentato dinamitardo e mentre Rosy si salva la vita, Claudia Mares muore di emorragia . Le ultime parole della poliziotta sono "Trova chi è stato, Rosy!". Alcune settimane dopo Domenico rinviene a casa di Claudia un filmato che la donna stava girando prima che Rosy la contattasse avvisandola dell'assalto al bunker. Dalle parole che Claudia è riuscita a pronunciare si evince che il bambino che aspettava non era di Domenico e che non poteva né voleva spiegare il motivo di questo segreto. Nelle ultime puntate, mentre Rosy uccide Ilaria Abate, vendicando così la morte di Claudia, Domenico scopre dal medico legale che la bambina che la Mares era in procinto di partorire era sua. Lui era il padre nonostante il vicequestore avesse voluto sostenere il contrario. Il motivo per cui Claudia Mares sostenne che il figlio che aspettava non era di Calcaterra, è tutt'oggi un mistero e magari potrebbe rappresentare una sua ipotetica salvezza dall'esplosione.

Serie successive[modifica]

Quinta stagione - Nel ricordo della Mares[modifica]

Claudia viene nominata alcune volte da vari personaggi nel corso della serie.

Sesta stagione - Visione angelica[modifica]

«Sei sicura di quello che stai facendo? Ho sempre sperato che incontrassi qualcuno che ti aiutasse a cambiare vita. [...] Io non ho rimpianti, mi dispiace solo di non poterti accompagnare»

(Claudia appare in visione a Rosy)

Claudia compare nell'ultima puntata della serie nelle vesti di uno spirito in visione a Rosy Abate. La donna cerca di convincere la nemica/amica a cambiare vita con un uomo e a non prendere i voti perché non è quella la sua strada. Inoltre ribadisce che il piccolo figlio di Rosy, Leonardo è nelle sue mani e sta bene.[1] Dopo aver ripercorso i tempi passati, Claudia dice a Rosy che non potrà aiutarla in questo nuovo percorso e dopo averla salutata scompare nel nulla.

Settima Stagione - Flashback[modifica]

Claudia ricompare in forma di flashback a Domenico Calcaterra durante la quarta puntata della settima serie, dove viene ricordata nei momenti romantici dei due. Nel quinto episodio, sempre sotto forma di flashback ricompare nel momento della sua morte e del video in cui mente a Domenico sulla paternità del bambino.

Ottava stagione - Flashback[modifica]

Claudia Mares ricompare nuovamente sotto forma di flashback, negli incubi di Filippo De Silva.

Rosy Abate - La serie- Flashback[modifica]

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Lo stesso argomento in dettaglio: Rosy Abate - La serie.

Claudia Mares ricompare, sempre sotto forma di flashback, nell'ultima puntata della prima stagione dello spin-off, in cui Rosy Abate ricorda quando la poliziotta le salvò la vita 25 anni prima nell'attentato in cui morirono sua madre e quello che credeva essere suo padre.

Gli amori di Claudia Mares[modifica]

Nella prima stagione Claudia ha una relazione con il collega Ivan Di Meo. Inoltre in passato è stata legata a Stefano Lauria , deceduto nella prima puntata ,anch'esso suo collega .

Nella seconda stagione é ancora innamorata di Ivan Di Meo. Gli resterà legata fino alla morte di quest'ultimo .

Nella terza stagione la Mares frequenta per un breve periodo , il procuratore Giorgio Antonucci . Dopodiche' inizia una relazione col nuovo vicequestore Domenico Calcaterra.

Nella Quarta stagione é incinta di Calcaterra . Il loro rapporto però è in crisi . Dopo la morte della poliziotta viene ritrovato un suo videomessaggio in cui rivela che il figlio che portava in grembo non era di Domenico . Ma l'esame del DNA rivela il contrario .

Alleati[modifica]

  • Stefano Lauria (1)
  • Ivan Di Meo (1-2)
  • Rosy Abate (1, 3ep.10, 4)
  • Questore Licata (1-4)
  • Alfiere (1-2)
  • Gigante (1)
  • Viola (1)
  • Africa (1)
  • Sandro Pietrangeli (2-4)
  • Luca Serino (2-3)
  • Fiamma Rigosi (2-3)
  • Domenico Calcaterra (3-4)
  • Francesca Leoni (4)
  • Gaetano Palladino (4)

Nemici[modifica]

  • Rosy Abate (2, 3ep.1-9stagione)
  • Giacomo Trapani (1)
  • Michele Lo pane (1)
  • Vito Abate (1)
  • Nardo Abate (1-2)
  • Ivo Principe (2-3)
  • Filippo De Silva (2-4)
  • Vito Portanova (3)
  • Rosario Manzella (3)
  • Giorgio Antonucci (3)

Note[modifica]

  1. Incongruenza: Leonardo si scoprirà vivo in Rosy Abate - La serie

Voci correlate[modifica]

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