Chiesa San Giuseppe Lavoratore (Terni)
Chiesa San Giuseppe Lavoratore | |
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Stato | Italia |
Divisione 1 | Umbria |
Località | Terni |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
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La chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Terni è una chiesa sita nel quartiere Cospea a Terni e appartiene all'omonimo convento.[1]
Storia[modifica]
Negli anni '70 il nuovo quartiere Cospea, zona sud-ovest di Terni, è in grande espansione tanto da divenire un'aerea residenziale a sé stante, posta a cavallo della Via Flaminia, con ampi spazi verdi, scuole, impianti sportivi e piccole attività commerciali oltreché il mercato rionale. Ben presto le autorità ecclesiastiche si rendono conto che la parrocchia di San Giovanni Battista, giunta ormai a 14 mila anime, non può racchiudere in sé due quartieri così popolosi della città.
Istituzione[modifica]
Fu così che il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Bartolomeo Santo Quadri, l'8 dicembre 1978, sancì con bolla la modifica della competenza territoriale assegnando il quartiere Cospea alla costituenda parrocchia, intitolata momentaneamente a San Giuseppe Lavoratore. Più tardi, con due atti ufficiali del Vescovo e del Ministero degli Interni, verranno regolarizzati sia il nome sia la forma giuridica della parrocchia.[1][2]
La gestione dell'erigenda parrocchia di San Giuseppe Lavoratore viene affidata ai frati minori conventuali, i medesimi di San Giovanni Battista in segno di continuità.
Edificazione[modifica]
La prima pietra della futura chiesa viene benedetta di persona da papa Giovanni Paolo II durante la sua storica visita a Terni e alle Acciaierie, giovedì 19 marzo 1981 (solennità di San Giuseppe sposo di Maria).[3] La benedizione è avvenuta a margine della Santa Messa per le famiglie officiata dal pontefice presso lo Stadio Libero Liberati.[1][4]
La posa della prima pietra avverrà l'anno successivo, mentre si dovrà attendere il 1984 per l'inizio dei lavori. Il 26 settembre 1987 il vescovo Franco Gualdrini, con Santa Messa solenne, benedice la nuova chiesa di San Giuseppe Lavoratore.
Descrizione[modifica]
Il progetto del nuovo complesso San Giuseppe Lavoratore di Terni (chiesa, convento e aree adiacenti) appartiene all'architetto Franco Maroni, uno dei più attivi professionisti della città. La sua idea è quella di creare un'area da vivere al di là degli appuntamenti pastorali o liturgici:
"Nel progetto, la scelta iniziale vuole proporre uno scambio di servizi tra la comunità ecclesiale e la comunità urbana: nella chiesa anche funzioni profane legate alla vita giornaliera della comunità, nello spazio civile anche funzioni religiose". (Arch. Franco Maroni, estratto dalla Relazione di presentazione del progetto)
La struttura è moderna, in cemento con infissi in metallo. Il complesso è costituito dai due edifici principali, chiesa e convento, con campanile e cortile aperto utilizzato sia come passaggio pedonale sia come anfiteatro esterno.
La chiesa è concepita come spazio polifunzionale con due parti principali, quella festiva ad anfiteatro e quella feriale classica. Nella parte grande un maxischermo avvolto ed un proiettore cinematografico consentono lo svolgimento di appuntamenti culturali.
Nell’altare della chiesa sono deposte le reliquie riconosciute di San Francesco d'Assisi, San Giovanni Paolo II e san Valentino, chiuse col suggello del vescovo Giuseppe Piemontese nella Santa Messa solenne di consacrazione della chiesa tenutasi solo nel 2015, a distanza di 30 anni dall'inaugurazione del convento.
Note[modifica]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web.
- ↑ SIUSA - Parrocchia di San Giuseppe lavoratore di Terni, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 14 novembre 2019.
- ↑ Discorso alle autorità (Terni, 19 marzo 1981) | Giovanni Paolo II, su w2.vatican.va. URL consultato il 14 novembre 2019.
- ↑ Omelia, Santa Messa per le famiglie | Giovanni Paolo II, su w2.vatican.va. URL consultato il 14 novembre 2019.
Collegamenti esterni[modifica]
- Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 5 gennaio 2020.
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