Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo

La Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo (abbreviazione ECCC per Ecumenical Catholic Church of Christ^[1]) è una realtà ecclesiastica, tra le più numerose e diffuse, appartenente al mondo delle “Chiese indipendenti” e al Cattolicesimo indipendente; indipendenza data dalla non subordinazione o dipendenza giuridica dalla Santa Sede Apostolica di Roma. La sede primaziale si trova attualmente a Detroit, in Michigan, negli Stati Uniti d’America, presso l’abbazia-cattedrale di Sant’Antonio^[2].

Stemma araldico[modifica]

Lo stemma Internazionale della ECCC è ricavato dalla lettera agli Efesini 1:10^[3] ed esprime il desiderio della Chiesa a lottare per l'unità fra tutte le Chiese con la preghiera e i dialogo aperto. Sul fondo dello stemma compare il simbolo di Cristo, Χριστός (le due lettere dal greco, Χ e P, che significa "Cristo"). l'Alfa e l'Omega (Α e Ω -inizio e fine). Il Figlio di Dio, che porta salvezza, è colui che invita tutte le persone su questa terra (si guardi la parte superiore dello stemma) a tornare a Dio, il creatore dell'Universo. La banda dei fleur de lis, ( fiore del giglio), un segno araldico di innocenza mediante il quale Cristo opera attraverso l’uomo in tutto il mondo come si vede nella metà superiore dello stemma. In cima allo stemma, al centro, si vede il segno della croce per indicare che l’umanità è salvata attraverso il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce; sul lato sinistro e destro, le mani in preghiera che simboleggiano il culto di tutte le persone che insieme unite con Cristo al centro, lo lodano per la salvezza. Sopra si vede lo Spirito Santo che ha dato alla luce la Chiesa, e per mezzo dello Spirito Santo la stessa ha sperimentato le riforme nel corso dei secoli. L'Alba è il segno dell’ "aggiornamento" (l'alba di un nuovo giorno) che Papa Giovanni XXIII ha proclamato, e che incoraggia a leggere i segni dei tempi.

Storia[modifica]

A partire dalla metà del 1990, sacerdoti e laici della Chiesa cattolica romana, altri riti cattolici e giurisdizioni ecclesiastiche, iniziano a sentire il bisogno di ricerca di riforme e rinnovamento nelle Chiese, cercando il dialogo ecumenico attivo, promuovendo l'unità fra le Chiese cristiane.

È proprio in questo contesto che, in varie parti del mondo ed in particolare negli Stati Uniti, iniziano a nascere movimenti cristiani di riforma della Chiesa che, in determinate circostanze, hanno portato alla nascita di nuove realtà ecclesiastiche, protese verso un lavoro di dialogo ecumenico e di unità delle varie realtà cristiane, nella diversità dei riti e del pensiero teologico-dottrinale.

È in questo contesto storico che viene formulato è messo per iscritto il "Manifesto^[4]" della Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo, nel 1999. Da allora inizia la diffusione e la crescita dell’ECCC in tutto il mondo, offrendo una Realtà cattolica alternativa.

Il clero formato da Vescovi, sacerdoti, diaconi di entrambi i sessi, religiosi e ministri laici si sono attivamente sperimentati nella pastorale a servizio di tutto il popolo di Dio, in modo particolare nei confronti di quelle categorie che, nella società, sono discriminate ed emarginate, come la Comunità LGBT, immigrati, tossicodipendenti e carcerati, poveri cercando di vivere con Cristo e lo spirito evangelico una nuova creazione, senza disparità o situazioni di svantaggio.

Il clero celibe e sposato, insieme ai ministri laici serve il popolo cristiano sotto la guida del Santo Spirito, come era pratica comune per più di mille anni nella Chiesa indivisa.

I missionari, ad oggi, stanno continuando a costruire nuove comunità, al servizio dei poveri, visitando i malati, tutte le persone provenienti da tutti i ceti sociali che cercano un rinnovamento spirituale, la guarigione, ed essere coinvolti nella formazione, offrendo loro ritiri spirituali, e ampliando orfanotrofi in tutto il mondo.

Nel 2010, l’ECCC ha acquisito l’abbazia-Cattedrale cattolica romana di Sant'Antonio a Detroit, che ne è diventata il punto nevralgico e di riferimento delle sedi internazionali.

Il Diritto canonico è affiancato dal documento guida dell’ECCC che è il "Manifesto", redatto dal Sinodo dei Vescovi è registrato al Congresso degli Stati Uniti, come atto fondativo che regola la vita della Chiesa ed integra, emendando il Corpus Iuris Canonici, della Chiesa Cattolica Romana, in quei canoni di cui si è richiesta la riforma e che sono da “intralcio” al dialogo ecumenico e alla crescita dell'unità della Chiesa di Cristo.

Le comunità dell’ECCC in tutto il mondo, si impegnano affinché tutti i cristiani di diversi riti si incontrino, cercando e vivendo l'Unità nelle cose Essenziali e la diversità in quelle non essenziali. Celebrano le liturgie sacre secondo il Novus Ordo Missae (dove è richiesto, anche il Vetus Ordo), e nei diversi riti come il Bizantino o Anglicano.

File:Primate Archbishop Karl Rodig.jpg

L'arcivescovo Karl Rodig primate dell'ECCC

L’autorità massima dell’ECCC è il Sinodo dei Vescovi, presieduto da un arcivesco primate.

L’attuale primate e fondatore è l'arcivescovo dott. Karl Rödig, che è anche un Consulente per il movimento Cattolico romano "Catholic Church reform intl^[5]" (che conta oltre 4 milioni di forze) per il rinnovamento. L’ECCC è anche coinvolta con la Detroit Gathering del clero, nella lotta per la giustizia sociale e l'uguaglianza nella società.

L'Abbazia Cattedrale di S. Antonio è anche membro del movimento cattolico romano di

"elefanti in Living Room"^[6], che cerca di mantenere in vita le idee e le questioni di riforma del

Concilio Vaticano II, in cerca di dialogo attivo e di riforma.

Diffusione[modifica]

L’ECCC è diffusa in tutto il mondo sotto forma di Comunione tra Chiese locali, attraverso missioni e diocesi, e conta, secondo le stime, circa 2.000.000 di fedeli, sparsi nei cinque continenti.^[7]

Posizioni teologiche e morali[modifica]

Per ciò che concerne le posizioni teologiche e morali, nell’ECCC esiste una certa libertà data alle varie realtà locali di professare alcuni dei dogmi che sono messi in discussione da diverse realtà indipendenti. Tra questi certamente troviamo l'infallibilità papale, dogma promulgato dalla Chiesa Cattolica Romana nel 1870 con la costituzione apostolica Pastor Aeternus. Anche il concetto di Purgatorio e dell’acquisto delle indulgenze è messo in discussione e, da molte sedi nazionali, rifiutato. Grandi differenze esistono invece sulla professione dei dogmi Mariani dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione, celebrati con significati teologici talvolta differenti nelle varie diocesi. La linea teologica che si adotta in genere è quella della Chiesa ortodossa e della chiesa anglicana.

Per quanto riguarda la questione morale, l’ECCC si presenta con atteggiamenti di apertura e di impegno nei confronti della questione delle persone omosessuali e transessuali, apre all’opportunità del same sex marriage e l’accoglienza di queste persone presso i seminari e dà loro la possibilità di accedere agli ordini sacri in tutti e tre i gradi del Sacramento dell’Ordine.

Anche nei confronti della questione femminile e del ruolo della donna nella Chiesa, l’ECCC si pone in atteggiamento di avanguardia e di totale apertura dando la possibilità di accedere ai ministeri ordinati. Nell’ECCC, così come in altre realtà ecclesiali di origine cattolica (Vetero-cattolici, Anglicani ecc…), le donne ricoprono ruoli rilevanti come l’episcopato, grado massimo del sacramento dell’Ordine.