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Centro antiviolenza Artemisia

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Centro antiviolenza Artemisia
Attivadal 1991
StatoItalia Italia
ServizioAssistenza a donne, bambine/i che subiscono violenza e ad adulti/e che hanno subito violenza nell’infanzia
TipoOnlus
RuoloAssociazione di Promozione Sociale
Sede/QGFirenze
Sito webModulo:Wikidata:443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value)
Presidente
PresidenteSanta Teresa Bruno

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Il Centro antiviolenza Artemisia, o Associazione Artemisia Centro donne contro la violenza "Catia Franci" Onlus, è il primo centro antiviolenza fondato ufficialmente in Toscana nel 1991, e tra i primi in Italia.[1][2]

Storia[modifica]

Già dalla fine degli anni ottanta in Italia il fenomeno della violenza sulle donne cominciò ad essere percepito in modo diverso, dopo che una dichiarazione a livello europeo aveva invitato nel 1985 i singoli stati a negoziare posizioni multilaterali in tal senso.[3] Nacquero così prima a Roma poi a Bologna e in diverse altre citta italiane varie associazioni o centri per sensibilizzare e operare al riguardo. A Roma Differenza Donna iniziò la sua attività all'inizio del anni novanta, e seguirono altri centri in Emilia Romagna e in Lombardia.[4]

Il centro antiviolenza Artemisia nacque quindi nel 1991 grazie a Nicoletta Livi Bacci e Catia Franci[5] per promuovere attività contro la violenza sulle donne ed il modello al quale si guardò fu quello della Casa delle donne di Bologna, inaugurata l'anno precedente.[6] Una prima sede venne aperta all'interno del Convento delle Leopoldine (trasformato in Museo Novecento dal 2014) con finanziamenti da parte della Regione Toscana. La sede definitiva venne inaugurata il 17 dicembre 1994 quando la Provincia di Firenze concesse allo scopo l'uso di un proprio immobile e da quel momento la collaborazione col comune si è mantenuta costante. Nel 2016 ha promosso un convegno nazionale patrocinato dal Comune e della Regione.[7][8]

Attività[modifica]

Il centro segue persone oggetto di maltrattamento, violenza o abuso sessuale[9] e gestisce case rifugio di proprietà comunale. Aiuta madri sole o con figli per le quali attiva un sistema di servizi aggiuntivi come l'asilo per i loro bambini, eventuali coabitazioni con gli anziani del progetto Abitare Solidale-Auser e il reperimento di prodotti alimentari e farmaceutici; diversi sono i centri di ascolto aperti nell'Area metropolitana fiorentina.

Nel 2009 ha organizzato e promosso l'apertura del CAM, il primo centro italiano di ascolto uomini maltrattanti[10][11].

Dal 2016 fa parte del progetto progetto "Agave" (Actions Against Violence), finanziato dal Ministero per le pari opportunità e dal Comune di Firenze, volto alla creazione di uno spazio di ascolto protetto per minori, donne e soggetti vulnerabili vittime di violenza presso la Questura di Firenze sviluppato dai Servizi sociali del Comune di Firenze, in collaborazione con l'Azienda ospedaliera dell'Università di Firenze, . [12]

Da vita alla Rete dei Centri antiviolenza in Toscana (TOSCA) e contribuisce alla creazione della rete nazionale (D.i.RE - Donne in rete contro la violenza)[13][14]. Ha fatto parte dell’Osservatorio Europeo sulla violenza alle donne dal 2000 al 2007[13].

Promuove, come capofile per l'Italia, il progetto europeo SASCA (Sostegno ad Adulti Superstiti ad Abusi durante l’Infanzia in contesti Istituzionali)[15] che coinvolge 4 paesi europei: Irlanda, Grecia e Romania e Italia[16][17]. Nel gennaio 2019 ha organizzato la conferenza Bambini e bambine maltrattati nelle istituzioni di tutela: trauma individuale e responsabilità di sistema che si è svolta nella Sala del refettorio della Camera dei deputati.[18]

Attività di sensibilizzazione[modifica]

Oltre ha interventi nelle scuole del territorio toscano volti alla sensibilizzazione sulle tematiche della violenza sulle donne ed i minori, ha lanciato la campagna nazionale Fioccobianco cui hanno aderito tra gli altri le squadre di calcio Fiorentina, Milan, Inter e la Lega Basket Serie A[19]. Svolge corsi di sensibilizzazione dei tecnici della Fiorentina e con l'hashtag #tu da che parte stai? lanciato dall'Associazione ottiene il sostegno della Fiorentina attraverso i testimonial Vitor Hugo e Alia Guagni alla campagna di attenzione al tema della violenza sulle donne[20]

Riconoscimenti[modifica]

  • Premio nazionale per la Solidarietà da parte della FIVOL - Fondazione Italiana per il Volontariato, nel 1999.[21]
  • Premio per la Diffusione della Legalità dalla Regione Toscana nel 2010[22]
  • Fiorino d'oro dal Comune di Firenze nel 2003 e nel 2016[23]
  • Premio Antonio Feltrinelli conferito dall'Accademia Nazionale dei Lincei nel 2015.[13]

Pubblicazioni[modifica]

Il centro approfondisce le tematiche relative alla violenza domestica con una sua produzione saggistica.

  • Donata Bianchi; Roberta Luberti; Associazione Artemisia, _ e poi disse che avevo sognato: violenza sessuale intrafamiliare su minori: caratteristiche del fenomeno e modalità di intervento, S. Domenico di Fiesole (FI), Cultura della Pace, 1997, OCLC 797747568.
  • Giulia Calvaresi; Associazione Artemisia, Formarsi nelle differenze : per un volontariato delle pari opportunità, Firenze, CESVOT, 2011, OCLC 898516163.
  • Associazione Artemisia, Www.donne.toscana.it: formazione a distanza e creazione di nuovi lavori: intrecci tra nuove tecnologie e cultura delle donne: programma di iniziativa regionale PIR 2000/2001 Innovazione formativa a sostegno del lavoro, Firenze, Associazione Artemisia, 2001, OCLC 955490017.
  • Roberta Luberti, in Associazione Artemisia (a cura di), La violenza sessuale su minori all'interno della famiglia. Guida per educatori ed insegnanti, Assessorato Pubblica Istruzione-Progetto Donna di Firenze, Firenze, Stampa Tipografica Comunale, 1993.
  • Beatrice Bessi, Vanna Del Buono, Nicoletta Livi Bacci e Roberta Luberti, Dare cittadinanza ai diritti inespressi: una vita senza violenza per i bambini e le bambine. Atti del convegno, a cura di Associazione Artemisia, Comune e Provincia di Firenze, Firenze, 1997.
  • Associazione Artemisia, Le forze dell’ordine e il primo intervento di accoglienza alle donne che hanno subito violenza, a cura di Nicoletta Livi Bacci, Firenze, 1997.
  • Roberta Luberti, Il Settore Minori dell’Associazione Artemisia, in Università degli Studi di Firenze, Centro Antiviolenza di Careggi e Regione Toscana (a cura di), L’approccio clinico al maltrattamento e alla violenza sessuale. Materiali di un corso di formazione, 2001.
  • Roberta Luberti e Donata Bianchi, L’abuso sessuale su bambine e bambini. Guida informativa per adulti, Regione Toscana Giunta Regionale, 2001.
  • (EN) Associazione Artemisia (a cura di), All eyes on you! A guide to being an american woman in Florence stories and advice from student to student, Firenze, 2009.
  • Associazione Artemisia e Questura di Firenze (a cura di), Insieme contro la violenza alle donne. Legislazione, circostanze, cause e conseguenze della violenza nei confronti delle donne (PDF), su artemisiacentroantiviolenza.it, 2007. URL consultato il 10 marzo 2016.

Note[modifica]

  1. I siti web dei centri antiviolenza, su regione.toscana.it, Regione Toscana, 2015. URL consultato il 1° febbraio 2019.
  2. Elenco dei Centri Antiviolenza, su presadiretta.rai.it, Rai. URL consultato il 1° febbraio 2019.
  3. (FR) Déclaration des principes fondamentaux de justice relatifs aux victimes de la criminalité et aux victimes d'abus de pouvoir, su ohchr.org, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, 29 novembre 1985. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  4. Allan Michael Hoffman; Randal W Summers, pp.61-64
  5. E' morta Nicoletta Livi Bacci, fu tra le fondatrici di Artemisia, su lanazione.it, la Nazione, 5 aprile 2014. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  6. Il centro antiviolenza di Bologna, su noidonne.org, Noi donne. URL consultato il 1° febbraio 2019.
  7. Landi, Arena e Scattigno, pp.55-63
  8. convegno nazionale in occasione dei 20 anni della legge n. 66 del 1996, su press.comune.fi.it, Comune di Firenze. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  9. Francesca Sassano, p.155
  10. Stefano Bovero
  11. CAM, pagina ufficiale
  12. In questura una sala ascolto dedicata alle vittime di violenza, su La Nazione, 22 gennaio 2016. URL consultato il 5 gennaio 19.
  13. 13,0 13,1 13,2 Accademia Nazionale dei Lincei
  14. I Centri antiviolenza di Tosca, 15 novenbre 2015. URL consultato il 7 febbraio 19.
  15. Il Progetto SASCA, su sasca.eu. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  16. European Commission
  17. I partners del progetto SASCA, su sasca.eu. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  18. Bambini e bambine maltrattati nelle istituzioni di tutela, su ilfaroonline.it. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  19. Campagna del fiocco bianco, su http://archivioweb.women.it. URL consultato il 7 febbraio 19.
  20. La Fiorentina dice NO alla violenza sulle donne. Testimonial Vitor Hugo e Guagni, su La Fiorentina, 21/11/18. URL consultato il 7 febbraio 19.
  21. FIVOL: IL 3 FEBBRAIO A ROMA I 13 PREMI DELLA SOLIDARIETÀ, su agensir.it, Società per l’Informazione Religiosa - S.I.R. Spa, 2000. URL consultato il 2 febbario 2019.
  22. L'Associazione Artemisia, contro la violenza sulle donne, su 055firenze.it, 25 ottobre 2012. URL consultato il 13 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2016).
  23. Il Comune ricorda Catia Franci: domani la consegna del Fiorino d’oro al centro contro la violenza alle donne che porta il suo nome, su press.comune.fi.it, 20 ottobre 2003. URL consultato il 29 febbraio 2016.

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

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