You can edit almost every page by Creating an account. Otherwise, see the FAQ.

Carlo Vittorio Hakuun Penzo

Da EverybodyWiki Bios & Wiki.

Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).

Carlo V. Hakuun Penzo


Biografia[modifica]

La famiglia era di origine Veneta, il padre aveva viaggiato molto per lavoro, giungendo infine allo stabilimento Ittiogenico a fianco della Stazione Tiburtina a Roma, nei cui pressi, all’interno di un alloggio popolare, egli nacque.

Fin da ragazzo, sensibile ai temi della spiritualità, legge testi inerenti al fenomeno religioso, con una attenzione particolare rivolta alle tradizioni orientali, non smette per tutta la vita di andare a sentire conferenze, seminari e quant’altro possa arricchire la sua conoscnza. Colto e curioso si interessa anche di scienza, tecnica e politica.

Dopo una esperienza nella pratica Yoga l’incontro a metà anni ’70 con Engaku Taino [1], maestro Zen Rinzai italiano che aveva studiato alcuni anni in Giappone con il Roshi Yamada Mumon Yamada Mumon e che, nell’autunno del 1973 aveva fondato il monastero Bukkosan Zenshinji presso il casale di Scaramuccia, sulle colline d’Orvieto [2]. Da subito attivo nella vita della comunità che cresce attorno a Scaramuccia, per oltre trent’anni è stato il principale promotore delle attività del gruppo romano.

Interprete di uno Zen laico, moderno e vissuto nella ordinaria quotidianità. Curioso e aperto al dialogo con le altre esperienze religiose, a tratti sincretico, coltivò sempre un atteggiamento d’affezione per le sue radici cristiane.

Per conto del Bukkosan Zenshinji ha collaborato alla fondazione dell’ Unione Buddhista Italiana, ente nel quale ha più volte ricoperto incarichi formali nel Consiglio Direttivo. Nel 1999, è uno dei primi due designati con la qualifica di Maestro di Dharma [3] , nella sua scuola. L’8 aprile del 2001, riceve l’ordinazione religiosa e il nome del Dharma (戒名, kaimyō) di Hakuun (白 雲) [4].

Il suo stile asciutto, essenziale, privo di forme esotiche lo ha condotto ad una vita semplice e modesta, gli affetti, qualche piccolo viaggio e finchè la salute potè permetterglielo le Sesshin (接心, ritiri di meditazione) e la guida del gruppo di pratica cittadino che gli sopravviverà. Vivrà tutta la vita nella casa di nascita e solo negli ultimissimi periodi in quella della sorella, ricevendo amici e studenti, collaborando con gentilezza e disponibilità verso chiunque lo avvicinasse per chiedere aiuto, consigli o solo per fare conversazione, immerso nelle sue letture: libri, riviste e qualsiasi cosa cogliesse il suo interesse.

Giunto al termine dell'esistenza, il pomeriggio di lunedì 21 novembre 2016, profondamente minato nella salute, a causa di una malattia degenerativa che lo aveva colto, muore all'età di ottantuno anni alla presenza di due suoi confratelli andati a fargli visita nella casa di lungodegenza in cui risiedeva da tempo. Nonostante le condizioni fisiche e mentali e benché fosse ormai impossibilitato a mettersi seduto in Zazen (坐禅, meditazione seduta), nel corso dell'ultimo periodo cercava, pur se disteso, di incrociare le gambe per assumere la tradizionale posizione del loto (Padmasana) riuscendoci finalmente pochi istanti prima della morte.

Buona parte della sua biblioteca a tema Buddhista è andata ad integrare a quella del Bukkosan Zenshinji di Scaramuccia, alcuni suoi studenti proseguono la pratica nello stile da lui mostrato.

Note[modifica]


Questo articolo wiki "Carlo Vittorio Hakuun Penzo" è da Wikipedia The list of its authors can be seen in its historical and/or the page Edithistory:Carlo Vittorio Hakuun Penzo.



Read or create/edit this page in another language