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Bruno Rombi

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Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value). La molteplicità dei suoi interessi culturali e artistici lo ha portato anche a svolgere attività di giornalista[2], pubblicista[3], traduttore[4] e persino pittore[5].

Biografia[modifica]

Nasce nel 1931 a Calasetta in provincia di Cagliari.
Nel 1950 a diciannove anni pubblica presso l'editore milanese Mario Gastaldi la sua opera prima, un libretto di poesie intitolato L'unica speme.
Anche se da più di cinquanta anni ormai si è trasferito a Genova, è rimasto profondamente legato alla sua terra a cui ha dedicato molte opere sia in poesia come Canti per un'isola del 1965 sia in prosa come il romanzo Una donna di carbone del 2004 ambientato nel Sulcis del dopoguerra con i drammatici effetti della dismissione delle miniere di carbone sulla popolazione locale. Nel romanzo è narrata la storia della moglie di un minatore ucciso nella piazza di Carbonia nel 1948 durante uno sciopero[6].
Per molti anni ha curato il supplemento letterario Letture d´Oggi del quotidiano Il Lavoro. Ha anche collaborato con L'Unione Sarda, Critica Sociale, Incontri Meridionali e l'Avanti. Ha curato rubriche televisive, inchieste e reportage.[2]
Nel 1992 pubblica Un amore, libro di poesie dedicato alla moglie scomparsa prematuramente[7].
Dopo il maremoto del 26 dicembre 2004, che colpisce il Sud-est asiatico, pubblica Tsunami[8][9], un poemetto in quattro lingue, tradotto da poeti e critici letterari come Oliver Friggieri, Stefan Damian e Monique Baccelli[10].
Durante il Festival dei Due Mondi di Spoleto, nella Basilica di S.Eufemia, nel corso del programma musicale Ora Mistica, l'attrice Elena Colucci ha recitato due tempi del poemetto Otto tempi per un presagio. L'esecuzione musicale è stata della orchestra Janua Coeli Globus diretta dal maestro Massimo Lauricella.
Nel 2007 ha iniziato a collaborazione con il gruppo musicale Altera di Genova per spettacoli dove la lettura è abbinata alla musica.[6]
Nel 2008 è stato invitato al salone del libro di Parigi. Nel 2011 rappresenta l'Italia in “Poésie et Gastronomie”, tenutasi Béthune, Capitale Regionale della Culture 2011[11].
Nel 2011 pubblica una riedizione dei suoi lavori precedenti, corredati da un saggio di Francesco De Nicola docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Genova[12].
Nel 2017 pubblica in due lingue Occasioni, una sua nuova raccolta poetica[13].

Nel corso degli anni ha scritto decine di volumi di poesia, prosa e saggistica. Molti dei suoi scritti di prosa e di poesia sono stati tradotti in altre lingue[6][14]. Da varie lingue[15] ha anche tradotto sia prosa che poesia[6] Ha partecipato a convegni letterari non solo in Italia ma anche in paesi stranieri[16]. Ha pubblicato saggi su autori italiani e stranieri.[17]

Rombi ha tradotto dal maltese diverse poesie e racconti di Oliver Friggieri, il quale a sua volta ha tradotto in inglese alcuni poemetti del poeta italiano.[18] Un'altra proficua collaborazione di lunga data è stata quella con il traduttore di molte sue poesie e romanzi, lo scrittore romeno Ştefan Damian.[19][20]

Opere[modifica]

Poesie[modifica]

Con testo bilingue o multilingue[modifica]

  • A Costantino Nivola, traduzione di Oliver Friggieri, con disegni originali di Nivola, Alghero, Nemapress, 2001, SBN IT\ICCU\CFI\0521692.
  • Tsunami: oratorio per voce solista e coro, poemetto in quattro lingue con traduzioni di Oliver Friggieri, Stefan Damian e Monique Baccelli e prefazione di Paolo Togni capo gabinetto del Ministero dell'Ambiente, Poligrafico e Zecca dello Stato, 2005, SBN IT\ICCU\LO1\1080721.[35]
  • Occasioni, traduzione di Monique Baccelli, Testo francese a fronte. Edizione bilingue, Bologna, Ismecalibri, 2017, ISBN 978-88-6610-293-9.

In vernacolo[modifica]

Romanzi[modifica]

Narrativa[modifica]

Critica letteraria[modifica]

Altri scritti[modifica]

  • L'opera di Antonio Gramsci, in Incontri meridionali: rivista di politica, cultura, arte, scienze, economia, attualità, 1966, n. 7-12, pp. 44-47, SBN IT\ICCU\CSA\0078235.
  • I segreti della provincia di Genova, Cappelli, 1972.
  • 1933 Liguria 1983: cinquantennale rivista Liguria, Savona, Sabatelli, 1984, SBN IT\ICCU\CFI\0080244. (contributo).
  • Il mare Mediterraneo nella letteratura europea, Malta, University of Malta, 1992, SBN IT\ICCU\LIG\0028695.
  • Sardegna madre di pietra, Genova, Le mani, 2000, ISBN 88-8012-153-7.

Traduzioni[modifica]

Dal francese[modifica]

Dal maltese[modifica]

Opere sue tradotte in altre lingue[modifica]

In francese[modifica]

  • Un amour (Un amore), traduzione di Marc Porcu, Lyon, Poèsie-Rencontres, 1994, SBN IT\ICCU\USM\1724168.
  • Le bateau fantôme (Il battello fantasma), traduzione di Monique Baccelli, Beuvry, Maison de la Poésie Nord/Pas de Calais, 2002, OCLC 229018124.
  • Huit temps pour un présage (Otto tempi per un presagio), traduzione di André Ughetto, Marseille, Autres temps, 2004, OCLC 156985562.
  • Comme le sel: poésies (Come il sale: poesie), traduzione di Monique Baccelli, Montreuil-sur-Mer, Henry, 2008, OCLC 496736339.

In romeno[modifica]

  • Dincolo de memorie: versuri (Oltre la memoria), traduzione di Ştefan Damian, Craiova, Casa Editrice Europa, 1991, SBN IT\ICCU\LIG\0005743.
  • Universul de taina: poezii (L'arcano universo), traduzione di Ştefan Damian, Craiova, Casa Editrice Europa, 1996, OCLC 859998604.
  • Opt timpi pentru o presimƫire: poeme (Otto tempi per un presagio), Traducere in romaneste de Ştefan Damian, Piatra Neamt, Editura Nona, 1999.
  • Corabia nălucă: poeme (Il battello fantasma), traduzione di Ştefan Damian, Piatra-Neamţ, Editura Nona, 2002, OCLC 895773285.
  • O femeie de cărbune: roman (Una donna di carbone), traduzione di Ştefan Damian, Piatra-Neamţ, Nona, 2005, OCLC 895168053.
  • Precum sarea: poezii (Come il sale: poesie), traduzione di Ştefan Damian, Piatra-Neamţ, Editura Nona, 2007, SBN IT\ICCU\LIG\0049353.
  • O iubire obscura: roman (Un oscuro amore), Traducere in romaneste de Ileana Damian si Ştefan Damian, Piatra-Neamt, Crigarux, 2010.

Mostre pittoriche[modifica]

Riconoscimenti[modifica]

  • Nel 1967 ha ricevuto un premio speciale di giornalismo Sulcis-Iglesiente per articolo pubblicato su Il Lavoro Nuovo[2].
  • Nel 2002 gli è stato conferito il Premio internazionale "Mihail Sadoveanu", per il suo contributo alla diffusione della cultura romena in Italia.[37]
  • Nel 2010 vince il primo premio per la sezione di Narrativa del Premio Internazionale di letteratura Toscana, per il romanzo "Un oscuro amore" (Condaghes)[38].
  • Nel 2011 in occasione della presentazione degli Atti del Convegno dell’AICL su Francesco De Sanctis, presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, l’Associazione ha premiato il socio Rombi, nel compimento dei suoi 80 anni, in riconoscimento della sua lunga attività artistica e letteraria. La targa gli è stata consegnata, oltre che dalla presidente dell'Associazione da Gerardo Bianco già ministro della pubblica istruzione[39].

Note[modifica]

  1. Luigi de Rosa, Bruno Rombi e "Il Viaggio della vita", su il gatto certosino. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  2. 2,0 2,1 2,2 Santino Salerno, A Leonida Repaci. Dediche dal '900, p. 254, SBN IT\ICCU\BVE\0389511. URL consultato il 23 gennaio 2019.
  3. Bruno Rombi, scrittore, su Editoriasarda. URL consultato il 23 gennaio 2019.
  4. Jean Paul Mestas, Alcune tendenze della poesia francese, traduzione di Bruno Rombi.
  5. Bruno Rombi, su Galleria d'arte "Il Crocicchio". URL consultato il 23 gennaio 2019.
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 Bruno Rombi, su autori, Condaghes. URL consultato il 23 gennaio 2019.
  7. Un amore.
  8. Tsunami. L'opera, su Il gatto certosino. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  9. Guido Zavanone, Nuovo contrappunto, Anno XV, n. 2, aprile-giugno 2006.
    «[Tsunami] di Rombi vuole essere soprattutto una implacabile requisitoria contro il male, quello provocato dalla natura e quello che deriva dalla nequizia e dall'empietà dell’uomo. L’indignazione morale sottende tutta la rappresentazione della tragedia; le sue intense vibrazioni danno forza al dettato, si comunicano al lettore-spettatore, amplificando all'infinito l’onda malefica. [...] Il fatto che il poemetto sia scritto in più lingue (italiano, francese, inglese e rumeno) e con l’ausilio della lingua o dialetto sardo (che Rombi padroneggia con molta sicurezza) non deve far pensare a un intento divulgativo o, al limite, al virtuosismo, ma attiene alla necessaria coralità dell’evento: che appartiene non soltanto alle terre devastate, ma rimanda e coinvolge l’umanità intera.».
  10. Tsunami.
  11. Stefano Bruzzone, Il successo transalpino del “genovese” Bruno Rombi, su Il gatto certosino, 17 maggio 2011. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  12. Il viaggio della vita, saggio introduttivo di Francesco De Nicola, Recco, Le Mani, 2011, SBN IT\ICCU\LIG\0133853.
  13. Rosa Elisa Giangoia, Un nuovo libro di Bruno Rombi. «Occasioni»: una voce poetica ispirata, su Il giornale della poesia. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  14. Il poeta di Calasetta Bruno Rombi approda in Francia e Romania con la traduzione delle sue opere Versi e lingue per unire il mondo Il sapore del mare e la voglia di raccontare l'anima universale, su La Nuova Sassari. URL consultato il 23 gennaio 2019.
  15. francese, spagnolo, inglese, portoghese, rumeno e maltese
  16. Francia, Svizzera, Belgio, Russia, Jugoslavia, Malta, Polonia, Macedonia, Romania, Lussemburgo e Algeria
  17. tra cui Elio Andriuoli, Edmondo De Amicis, Grazia Deledda, Giovanni Descalzo, Salvatore Cambosu, Giuseppe Dessì, Margherita Faustini, Francesco Masala, Vittorio Messori, Eugenio Montale, Enrico Morovich, Mario Novaro, Carlo Pastorino, Antonio Puddu, Sebastiano e Salvatore Satta, Ignazio Silone, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Guido Zavanone
  18. Times
  19. Scrittore e poeta romeno, docente di letteratura all’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca, vicepresidente dell’AICL, Associazione Internazionale dei Critici Letterari.
  20. Poesia tra Italia e Romania: l'autoritratto di Ştefan Damian, su notizienazionali.net, 27 maggio 2016.
  21. Nicola Ghiglione, Il Secolo XIX, 29 dicembre 1965.
    «A proposito di Canti per un’isola bisogna ancora notare che il poeta facendosi interprete del comune sentimento dei sardi emigrati, che si riassume nell'anelito per il ritorno alla loro terra d’origine, non manca di dare una bellissima voce lirica ad ogni singolo motivo umano».
  22. Sabino d'Acunto, Echi d'Italia, anno XVI, n.4, 1971.
    «Sul filo di un discorso, asciutto e amaro, senza cedimenti di sorta, Bruno Rombi [in Canti per un’isola] traccia la realtà sociale della gente sarda, dai "cuori, a lungo intristiti" che "riversano sangue" da millenni, e che, lontana dalla sua isola, nella solitudine dell’esilio risente "la calda malinconia" di quello che ha lasciato ogni volta che il mare si offre al suo sguardo.».
  23. Ugo Reale, Avanti, 4 aprile dicembre 1976.
    «Oltre la memoria di Bruno Rombi, illustrato con disegni dell’autore, si svolge sul ritmo di una continua alternanza: l’angoscia per la vita e il mondo come sono (i due aspetti, esistenziale e storico, del dramma umano) e una vivida speranza, una giovanile attesa di giorni diversi.».
  24. Massimo Grillandi, L’osservatore Politico-letterario, dicembre 1976.
    «Poesia lirico-impegnata [...] questa di Rombi e poesia che in un immaginario processo di sistole diastole batte all’unisono con la nostra pena e la nostra nostalgia: un lucido delirio, folto di interrogazioni che resteranno senza risposta, ma non per questo avranno meno il potere di turbare la nostra sensibilità, essere lo sguardo testimone di un contemporaneo che non bara coi sentimenti.».
  25. Vittorio Vettori, Notiziario ASCA, 9 giugno 1976.
    «La più recente silloge [di Rombi, Oltre la memoria,] attesta peraltro, col persuasivo linguaggio di una resa stilistica felicemente fusa e coerente, la fondamentale attitudine dell’autore alla sintesi espressiva e alla convergenza ideale. Da qui nasce l’unità sostanziale del libro, unità rinvenibile non soltanto nella continuativa presenza di quello che A. Marchese chiama in sede di presentazione "il motivo assiale della speranza", ma anche (e, a nostro avviso, di più) nell'interna dinamica per cui le pagine appaiono come lievitate da un vigoroso crescendo, culminante con l’alta religiosità insieme domestica e cosmica della sezione finale...».
  26. Davide Lajolo, Gazzetta del popolo, 22 giugno 1980.
    «Bruno Rombi, oltre a un appropriato linguaggio [...], ha i suoi contenuti ben precisi, cioè la sua voce, una personalità legata al ritmo con il quale vive e ascolta la vita. Rombi trova il suo arcano ficcando intrepido le pupille nella realtà. [...] Come nell’altro volume di liriche dal titolo Forse qualcosa, Rombi ricerca con ansia, quasi affannosamente, ma poiché si nutre di poesia, la sua ricerca ha la costanza di chi vuole dire ascoltandosi senza orgoglio ma anche senza complessi ipocriti d’inferiorità.».
  27. Francesco Di Nicola, Gazzetta di Parma, 6 giugno 1980.
    «Le poesie di Enigmi animi appaiono tra loro diverse oltre che per orientamento tematico, anche per differenti strutture e toni; si va così dal breve componimento epigrammatico o lirico ai versi più distesi e diffusamente rivolti a problematiche collettive e questa pluralità di motivi ispiratori testimonia appunto l’ampiezza degli orizzonti poetici di Rombi e l’irrequietezza del suo temperamento artistico, teso sempre ad un divenire, ad una ricerca che è segno di una condizione umana generosamente e nobilmente civile.».
  28. Salvatore Arcidiacono, Gazzetta del sud, 3 luglio 1983.
    «Il libro [L'attesa del tempo] non è sterile evocazione, ma meditazione al limite del filosofico, ricerca nel proprio animo dei perché più lontani, a volte tristi dolorosi quando sanno di pentimento, di atti mancanti o ritardati. [...] In Rombi i nuclei verbali si caricano sempre di significati plurimi più impliciti che espliciti ma che tuttavia concorrono esemplarmente alla totalità del significato manifesto e di quello latente.».
  29. Dante Maffia, «Il Policordo», N.S., anno V, n. 2-3, maggio-dicembre 1986.
    «L'attesa del tempo [...] è un libro genuino, scritto nell’impeto di un dolore cocente e vissuto sillaba dopo sillaba, quasi che fosse possibile ridare corpo viso occhi mani alla Madre. La scrittura è limpida, sorretta da scatti lirici e da impennate e nutrita di umori che sarebbero piaciuti sicuramente a Pascal.».
  30. (EN) Oliver Friggieri, The Sunday Times, 12 gennaio 1992.
    «Riti e miti forms part, perhaps unconsciously, of a wide cycle, the identity of wich can be already detected in his hearlier works going to the fifties. This type of poetry warrants a close scruting and is itself a guarantee that poetry will go on being enjoyed for what it is - profound sentiment transformed into peasant sound, like music - and studied for what is actually proposes: an alternative way of life in spite of the ultimate truth it affirms: the uniquueness and unchangeability of being.».
  31. Marco A. Aimo, Introibo a Un amore, 1992.
    «In questo libriccino di versi, alimento della memoria per la sua donna, Bruno Rombi non si giova della classica contrapposizione di “amore e morte” cara alla poesia cortese o della mistica figurazione di “luce e tenebra” o del semplice richiamo alla tristezza presente nel confronto di un passato felice per meglio significare la cognizione dolorosa di un fatto assurdo; il dolore del poeta per la moglie morta esprime invece il miracolo della vita che consente ancora, proprio nella poesia, una comunità d’esistenza e, giorno dopo giorno, la continuità di un dialogo ininterrotto.».
  32. Elio Andriuoli, Nuovo contrappunto, anno X, n. 4, ottobre-dicembre 2001.
    «Il viaggio, si sa, come allegoria della vita, è stato in ogni luogo e tempo un fecondo motivo ispiratore dei poeti; ed anche il Rombi se ne giova, dandoci testi che costituiscono una nuova prova della maturità espressiva da lui raggiunta. Ma il viaggio compiuto in questo libro [Il battello fantasma] non è soltanto un viaggio che si svolge nello spazio, bensì è anche un viaggio che avviene nel segreto dell’io, per scoprirvi territori prima ignorati; così come è un viaggio compiuto nelle stagioni e negli anni dell’umana esistenza; ed è anche un viaggio nella poesia, luogo privilegiato dello spirito, come osserva Luigi Surdich nella sua prefazione al libro.».
  33. (FR) Jean-Max Tixier, «Poésie 1» (le magazine de la poésie), vol. 35, 2003.
    «Cette poésie [Le Bateau fantôme] est indissociable de la biographie sensible de son auteur. Elle conjuge d’une façon naturelle et spontanée les données sensorielles -de grande importance- à la dimension éthique et à l’aspiration métaphysique. C’est pourquoi Bruno Rombi, contrairement à beaucoup de ses contemporains, ne jugule pas l’élan lyrique. Il le laisse se dévelloper tot en le cotrôlant de son “être multiple”.».
  34. Elio Andriuoli, «Salpare», anno XV, n. 51, gennaio-febbraio 2003.
    «Il libro [Giocare con le parole], che si presenta agile e di gradevole aspetto tipografico, ottimamente si adegua all'esigenza, propria dei giovanissimi, di esprimersi liberamente, abbandonandosi all'estro del momento e con ciò contribuisce a stimolarne la creatività. La maggior parte di queste poesie, lo si avverte, è nata di getto; ed ha spesso un andamento un po' surreale [...]. Sovente però le filastrocche del Rombi rivelano, al di là dell’assurdo, una loro nascosta moralità, che diviene ammaestramento per i piccoli lettori cui sono dirette.».
  35. Zavanone
  36. Contiene testi a fronte nella lingua originale di trenta poeti di nazionalità diverse.
  37. Riconoscimento in Romania per Bruno Rombi, in Emigrazione, giugno 2002, p. 29 (con foto del premiato).
  38. Bruno Rombi vince il premio internazionale di letteratura toscana, su Genova press. URL consultato il 12 febbraio 2019.
  39. Riconoscimento, su Il gatto certosino, ilgattocertosino.wordpress.com, 9 luglio 2011. URL consultato il 12 febbraio 2019.

Bibliografia[modifica]

  • Clotilde Merlin Massaiu, Bruno Rombi poeta, scrittore, critico, in Il ragguaglio librario. Rassegna mensile bibliografico-culturale, vol. 12, 1983, pp. 443-444, SBN IT\ICCU\RCA\0665285.
  • Liliana Porro Andriuoli, Poesia intimistica e civile in Bruno Rombi, Savona, EL, 1999, ISBN 88-8055-174-4.

Voci correlate[modifica]

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Collegamenti esterni[modifica]

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