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Bruno Fioretti

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Bruno Fioretti
File:Mandrake (gigi proietti).PNG
Mandrake (Gigi Proietti) in Febbre da cavallo
UniversoFebbre da cavallo
Lingua orig.Inglese
SoprannomeMandrake
AutoreSteno
1ª app. inFebbre da cavallo
Ultima app. inFebbre da cavallo - La mandrakata
Interpretato daGigi Proietti
SessoMaschio
Luogo di nascitaRoma
Professioneindossatore
scommettitore

«Chi gioca ai cavalli è, come dire, è un misto, un cocktail, è un frullato de roba»

(Mandrake durante l'arringa in tribunale)

Bruno Fioretti soprannominato Mandrake, è un personaggio immaginario protagonista del film Febbre da cavallo e del suo seguito Febbre da cavallo - La mandrakata. È interpretato dall'attore Gigi Proietti.

Biografia[modifica]

Bruno Fioretti detto "Mandrake" è un indossatore morto di fame che riesce a tirare avanti grazie alla sua fidanzata Gabriella, che gestisce un bar di un quartiere di Roma. Mandrake tuttavia è soprattutto un accanito scommettitore delle corse dei cavalli e, insieme agli amici Armando detto "Er Pomata" e Felice, ha come unico hobby quello di trovare i soldi necessari per scommettere sul cavallo dato per vincente alla corsa di turno, ma quasi sempre i tre perdono la scommessa e si ritrovano nuovamente a spasso. Questa passione è però mal vista dalla sua fidanzata.

Un giorno Gabriella, su consiglio di una cartomante, chiede a Bruno di giocare una tris che ha per protagonisti Soldatino, King e D'Artagnan, ovvero i peggiori cavalli in circolazione. Bruno è quasi propenso a cedere alla richiesta della fidanzata, ma viene convito da Pomata a puntare sul cavallo favorito. Tuttavia per uno strano scherzo del destino la corsa viene vinta proprio dai tre cavalli brocchi, e così Mandrake si infuria con Pomata, che tuttavia riesce a scappare rendendosi irreperibile.

Bruno è costretto così a mentire a Gabriella, che pensa che i due abbiano vinto 20 milioni di lire, e dopo essersi riappacificato con Pomata, i due insieme a Felice con la collaborazione dell'avvocato De Marchis, proprietario di Soldatino, ideano una genialata che Bruno definisce una "super-mandrakata". Alla corsa successiva infatti Mandrake si sostituisce al campione francese che dovrà guidare la cavalla Bernadette, la superfavorita, in modo da far vincere Soldatino, guidato invece da Pomata. Tuttavia durante la corsa Mandrake viene preso dall'orgoglio di voler essere il vincitore almeno per una sera dopo un'intera vita di fallimenti, e preso dalla competizione porta Bernadette alla vittoria. I tre e l'avvocato finiscono in tribunale, ma si salvano grazie al giudice, anch'egli accanito giocatore, mentre Bruno riesce a sposare Gabriella (che nel frattempo rivela di aver giocato la tris per conto suo non fidandosi di Mandrake e quindi coi soldi della vincita possono pagarsi il matrimonio), pur tuttavia continuando con la sua combriccola a scommettere, persino durante il viaggio di nozze.

Dopo il divorzio da Gabriella, Bruno continua a scommettere sui cavalli, affiancato dal suo nuovo socio Micione e dalla new-entry, uno studente d'ingenieria fuori corso. Ritrova l'amore con Lauretta, anch'essa proprietaria di un bar, e sedotta dopo aver vinto una tris, alla quale ha tuttavia promesso di aver chiuso per sempre con i cavalli. Mandrake e soci tuttavia continuano a perdere, nonostante le abilità informatiche dell'ingegnere, e neanche una mandrakata ai danni del ragionier Antonio Faiella, eseguita con la complicità di Aurelia, vecchia fiamma di Bruno, aiuta a far quadrare i conti.

Un giorno Mandrake nota che un cavallo brocco è il sosia di Pokemon, un grande campione di Tor di Valle. Così dopo aver acquistato il cavallo, da inizio a una nuova "super-mandrakata" scambiando i due cavalli. Per ottenere i soldi da puntare per ottenere il premio finale di 500 mila euro, Mandrake riesce a far ottenere un finanziamento all'avvocato Faiella ma i soldi vengono presi dal Cozzaro Nero, uno strozzino con cui Mandrake ha un conto in sospeso. Proprio quando sembra spacciato, arriva in suo aiuto "Er Pomata" che si era finto morto nel 1992 per sfuggire in Australia dai creditori. Tuttavia proprio quando il colpo sembra andare per il meglio, Pomata sbaglia a fare il cambio di lire in euro e riesce a racimolare appena 1000 euro invece dei 10 mila necessari per la vincita.

Bruno così pensa di adescare il Cozzaro Nero, facendo fingere ad Aurelia di voler entrare in società con lui, e stavolta la truffa riesce. Ottenuti i soldi per la vincita, i quattro esultano alla vittoria del gran premio finale, ma si vedono costretti a tornare a casa a mani vuote a causa del proprietario di Pokemon che è riuscito a smascherarli. Tuttavia Mandrake riesce a tenersi la coppa del vincitore. I quattro si ritrovano così a mani vuote sul treno per Roma dove reincontrano Pomata, per poi fuggire dal controllore, essendo senza biglietto.

Mandrake e Pomata vengono attirati da un baracchino col gioco delle tre carte e finiscono per giocarsi, perdendolo, l'orologio d'oro che Aurelia aveva regalato a Mandrake.

Citazioni e riferimenti[modifica]

  • Nel film Un'estate ai Caraibi (2009) di Carlo Vanzina, il personaggio di Alberto, interpretato da Gigi Proietti, rivela di essere andato in rovina a causa di un cavallo di nome Soldatino raccomandatogli da un certo Bruno Fioretti, detto "Mandrake"; si tratta di un riferimento a Febbre da cavallo diretto dal padre di Carlo Vanzina, Steno, in particolare alla scena della sfortunata tris.

Collegamenti esterni[modifica]

  • (EN) 0071258, su Internet Movie Database, IMDb.com.Errore Lua in Modulo:Modifica_su_Wikidata alla linea 12: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).Errore Lua in Modulo:Wikidata alla linea 443: attempt to index field 'wikibase' (a nil value).


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