Beghel

Il Beghel è un gioco di dadi, variante del Tokyo.

Come si gioca[modifica]

Preparazione[modifica]

Servono 2 dadi, possibilmente identici, un tavolo ben levigato, un bicchiere di plastica colorato e un minimo di 2 giocatori.

Preliminari[modifica]

Ci si dispone a cerchio intorno al tavolo. L'ordine dei giocatori, specie se principianti, può essere dapprima casuale. I giocatori "esperti" invece preferiscono ordinarsi con un lancio preliminare di dadi: uno alla volta si tirano entrambi i dadi e (basandosi sui punteggi stessi di Beghel) chi ottiene il punteggio più alto sarà il primo. Costui ri-tira allora un solo dado che deciderà il verso del giro: Pari = Senso orario, Dispari = Senso anti-orario. Gli altri giocatori, una volta stabilito il verso, si dispongono con punteggi a scalare nel senso opposto al giro, in modo tale che chi inizia (chi aveva ottenuto il punteggio più alto) si trovi a giocare la prima mano sul giocatore che aveva ottenuto il punteggio + basso nel lancio preliminare. Ovviamente, nel caso di pareggi durante il giro preliminare, i 2 o + "pareggianti" ripeteranno il lancio per ordinarsi tra loro.

Punteggi del gioco[modifica]

Si leggono le cifre sui due dadi come un numero solo, con la più alta come decina: ovvero se si ottiene un 4 ed un 2 si dirà 42:

- Se i numeri sono spaiati (diversi, disuguali) i punteggi vanno nell'usuale ordine numerico.

- Le coppie sono più alte dei numeri spaiati (22 è > di 64) e sono anch'esse in ordine numerico (dall'11 al 66).

- Beghel! (=21) è il punteggio più alto in assoluto.

In poche parole l'ordine è questo: 31 32 41 42 43 51 52 53 54 61 62 63 64 65 11 22 33 44 55 66 (il 66 dai giocatori esperti viene chiamato "acciaio") 21 (Beghel!)

Ogni punteggio è battuto da un punteggio maggiore o uguale.

Il gioco[modifica]

Chi tira i dadi lo fa sempre rivolto al giocatore immediatamente dopo di lui nel senso del gioco e poi li passa a questo che, dopo aver giocato li passerà a quello successivo. Lo scopo è di battere il valore dichiarato dall'avversario, chi non ci riesce perde un punto. Il primo del giro (A) lancia i dadi tenendoli coperti e lui solo li guarda. Poi propone al giocatore successivo (B) un numero (che può essere il suo lancio effettivo o di più, nell'ordine stabilito nella scala di cui sopra). B (in ordine di fiducia) decide se: non accettare il lancio (non ci crede), accettarlo (ci crede). Ovvero i casi sono:

B non ci crede: allora il giocatore B scopre i dadi e, se effettivamente A ha ciò che ha dichiarato, allora B perde 1 punto (si parte tutti con 9 punti) e tocca a lui ricominciare il giro (ovvero B tirerà come se cominciasse la mano, cioè senza dover battere alcun valore).

B ci crede: B mescola i dadi senza guardare il punteggio di A. Il punteggio dichiarato da A diventa ora la base, e tocca a B tirare (con le stesse modalità di cui sopra) rivolto a C. B, per non perdere, ha lo scopo di fare un punteggio maggiore di quello dichiarato da A. Ovviamente nel caso in cui non lo riuscisse a fare, è quasi suo dovere bluffare con C e dichiarare un numero più alto, nella speranza che C ci creda. Nel caso che B non riesca a battere il numero di A ma ottenga comunque un valore alto può anche decidere di "tenere", ovvero di perdere un punto ma di obbligare C a battere il valore che ha ottenuto.

I giocatori vanno avanti a giocare e a perdere punti (non si possono guadagnare in questo gioco) e, quando uno di questi perde tutti i 9 punti di partenza viene eliminato e si toglierà dal giro. Le eliminazioni proseguiranno fino a lasciare in gioco un solo giocatore che sarà il vincitore.

I due punti del "Beghel"[modifica]

il beghel, a differenza da tutti gli altri risultati, fa perdere 2 punti in ogni occasione: sia nel caso in cui lo si dichiara e poi si viene smascherati con un valore diverso dal giocatore successivo, sia nel caso in cui non si riesca a pareggiarlo.

Le differenze con il "Tokyo"[modifica]

La prima differenza tra Beghel e Tokyo sono innanzitutto nel numero di vite, che sono 6 in quest'ultimo. Dopo un Tokyo (che si ottiene con 21 come il Beghel), inoltre, il giocatore successivo, se non lo smaschera, perde solo una vita e riparte da zero come punteggio base. Altra differenza è che i pareggi nel Tokyo non valgono: bisogna per forza superare il valore dell'avversario. Ogni giocatore nel Tokyo in più, è obbligato a dichiarare un valore superiore a quello dell'avversario, anche se non lo possiede, mentre nel Beghel si può decidere, qualora si ottenga comunque un valore reputato elevato ma che non batte quello dell'avversario, di perdere una vita ma di costringere il giocatore successivo a superare il punteggio appena ottenuto. I giocatori esperti, a volte, bluffano anche su questo valore (ad esempio se l'avversario ha fatto 66, possono dichiarare 22 prendendo la penalità, anche se in realtà hanno un punteggio come 32) e per questo il giocatore successivo è autorizzato scoprire i dadi qualora lo ritenga opportuno. Le penalizzazioni valgono come in un turno normale.