Attilio Di Rosa
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Biografia[modifica]
Attilio Di Rosa nasce a Tunisi nel 1907 da genitori italiani emigrati dalla Sicilia alla fine dell’800. Cresce nella comunità italiana dell’allora colonia francese dove coltiverà sin da bambino la passione per lo studio in generale ed in particolare per il disegno e la pittura. Quando possibile viaggia in Italia dove riesce a diplomarsi geometra ed in seguito anche in ragioneria. Nel 1927 si trasferisce a Parigi dove frequenta con passione l'Ecole de beaux arts.
La Parigi dell’epoca, nel fervore della rivoluzione industriale ed in campo artistico ancora memore dei recenti avvenimenti dell’impressionismo francese influenzerà notevolmente la sua visione pittorica. Tornato a Tunisi si sposa e lavora come disegnatore e progettista alle costruende ferrovie, in seguito sarà insegnante alla scuola italiana.
Pur conducendo però una vita socialmente “normale” dipinge sistematicamente prediligendo la rappresentazione di paesaggi arabi che lo affascinano per le loro geometrie e luminosità. Sempre a Tunisi ha rapporti con altri pittori come il francese Vergeau, l'ebreo Lellouche o il russo Ruzoff. È amico del ceramista Lucerni che ritroverà in seguito anch'egli profugo in Italia.
Dopo la guerra (persa dall'Italia) viene imprigionato e quindi espulso dai francesi assieme a tutta la famiglia nel 1945. Ospite in un primo tempo di un campo profughi a Firenze decide di ricominciare la sua nuova vita a Massa accettando l’offerta ricevuta dal governo Italiano in qualità di profugo di un impiego presso il locale Ufficio del Genio Civile. A Massa conduce un'esistenza tranquilla, rispettato da tutti e godendo dell’affetto di pochi amici e dei suoi familiari. Continuerà a dipingere per pura passione, evitando pubblicità, mostre e la commercializzazione delle sue opere che lascerà numerose ai tre figli.
Muore a Massa nel 1991.
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