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Antonio Lisi

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Don Pietro Pappagallo Un Eroe. Un Santo
Gli Statuti dell'Università di Terlizzi. Libro Rosso.
Articolo del Prof.Lisi pubblicato su "La Gazzetta del Mezzogiorno" nel 1952 che racconta la invenzione (il rinvenimento) della Madonna nelle campagne del Sovereto

Biografia[modifica]

Scorcio dell'aula C.I.C. (Centro informazione e Consulenza) del Liceo Scientifico "Carlo Jucci" di Rieti che conserva la Biblioteca privata del Prof.Lisi
Uno sguardo di intesa e soddisfazione tra Flavio Insinna ed il Prof Antonio Lisi alla cerimonia di conferimento del Premio Santa Barbara- Città di Rieti
Conferimento al Prof Antonio Lisi del Premio Santa Marinella 2006 -Per la Cultura

Nasce a Terlizzi, un paese della provincia di Bari dove trascorre gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Svolge regolari studi presso l'Istituto Magistrale della Città di Bari. In seguito frequenta la Facoltà di Magistero presso l'università degli studi di Bari laureandosi in Pedagogia il 28 febbraio 1952. Dal 1941 al 1947 si trasferisce a Tursi, in Basilicata in qualità di docente di scuola primaria, in cui esercita il suo ruolo con senso del dovere ed amore per il suo mestiere; dal 1948 torna in Puglia insegnando per le scuole elementari della provincia (Gravina, Bari Palese) per tornare nell'anno scolastico 1950-51 nella sua Terlizzi presso la scuola elementare intitolata a Don Pietro Pappagallo, suo amico fraterno e padre spirituale. Dal 1954 al 1957 sempre per lo stesso motivo risiede a Montesarchio (Benevento). Nel 1962 si trasferisce a Rieti dove, dopo aver chiesto il passaggio di insegnamento all'ordine di scuola superiore, insegna materie letterarie nelle scuole medie-inferiori della provincia reatina, concludendo la carriera scolastica con le funzioni di Preside.

Caduto il Fascismo e terminata la guerra, Lisi partecipa alla vita democratica della città di Terlizzi. Si avvicina al Partito d’Azione, un partito da lui definito nel suo libro L’Antifascismo a Terlizzi “ piccolo, moderato,elitario,di ispirazione mazziniana e composto di molti intellettuali e di poco ‘popolo’ “. Quando si sciolse il PdA , aderisce al Partito Socialista e come membro socialista fa parte del CLN. Lo stesso CLN gli dà il compito di segnalare tutti i dipendenti pubblici che hanno avuto compromissione col Fascismo così da precludere loro gli uffici pubblici. Nel suo libro Antifascismo a Terlizzi, Lisi ricorda come svolgesse questo ruolo senza ritorsione alcuna e salvando coloro che, pur avendo aderito al Fascismo, avevano mantenuto un atteggiamento di sobrietà.

Nelle elezioni del 1946, le prime dopo la caduta del Fascismo a soli 26 anni entra nella lista Blocco Democratico del Popolo e risulta eletto consigliere comunale del Comune di Terlizzi battendosi attivamente per i disoccupati ed i meno abbienti della Terlizzi post-bellica. Con le elezioni del 1952 Lisi non rientra in lista pur restando sempre socialista.

Dopo aver frequentato l'Istituto di Psicoterapia Analitica di Roma negli anni accademici 1973/74 -1978/79,ottenendo la qualifica di Psicoterapeuta individuale e di Gruppo, ha esercitato fino alla fine dei suoi giorni l'attività di psicologo e psicoterapeuta iscritto all'ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti della Regione Lazio.

Come storico si è sempre adoperato nel fornire verità storiche di eventi di cui si è sempre avuta una lettura parziale. Nella prima giovinezza ha avuto modo di interfacciarsi con altri due suoi concittadini, Gioacchino Gesmundo con cui ha avuto un solo incontro e don Pietro Pappagallo, di cui è stato seguace ed amico. Ha fondato il "Comitato pro don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo" che aveva sede nella Pro Loco della città di Terlizzi e grazie al lavoro del suddetto comitato, si è proceduto a mettere in atto una serie di iniziative dall'alto valore storico e culturale. In qualità di Presidente del Comitato pro Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo si è adoperato nella acquisizione, al Comune di Terlizzi, di due medaglie d’oro alla memoria del sacerdote ucciso nelle Cave Ardeatine; una medaglia donata dall'allora capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro con decreto del 13-7-1998, l’altra donata dalla prestigiosa Fondazione Carnegie con decreto dell’8 maggio 1999. Conclude la sua esistenza terrena il 24 dicembre, vigilia di Natale, del 2012.

Pubblicazioni[modifica]

L'antifascismo a Terlizzi. Opera sulle figure simbolo dell'antifascismo nella città di Terlizzi
  • Il conte Tramontano di Matera e il suo Castello articolo pubblicato sul "Giornale d'Italia " del 10-4-1940
  • Cenni storici su Terlizzi: il problema delle origini (1957) in cui si tracciano ,sulla base di documentazione storica attendibile le fasi salienti della nascita della città di Terlizzi.
  • Gli Statuti dell’Università di Terlizzi: il Libro Rosso (1959)
  • Martiri delle Fosse Ardeatine: don Pietro Pappagallo (1963).
  • Racconti popolari del mio paese Premio Concorso Letterario “Dora Guccione” (1966) Una carrellata di racconti trasmessi dalla tradizione orale terlizzese e più in generale della terra di Bari e raccolti insieme con un lavoro ricerca e di memoria storica.
  • Poesie per Aglaia Casa Editrice Faraoni -Rieti (1966)
  • L’altro martire di Terlizzi: Gioacchino Gesmundo (1993)
  • Don Pietro Pappagallo “un eroe, un santo” (1995).
  1. REDIRECT Template:Citazione necessaria il film TV La buona battaglia-don Pietro Pappagallo con attore principale Flavio Insinna, proiettato in anteprima a Terlizzi il 21 /4/2006 e sulla rete nazionale RAI 1 il 23/4/2006. Il 28/10/2006 in Campidoglio, all'autore per il testo, al regista ed all'attore per il film è stato conferito il premio Santa Marinella 2006 per la Cultura
  • L'antifascismo a Terlizzi (2010) in cui si ricordano tutti i personaggi simbolo dell'antifascismo terlizzese e dei rapporti intercorsi tra ognuno di essi e l'autore.

Negli ultimi anni della sua vita aveva iniziato a lavorare per la creazione di un'opera di riconoscimento di una battaglia, la battaglia di Lesta, svoltasi a Rieti durante i moti del 1820-1821, opera purtroppo fermatasi alla raccolta delle fonti.

Riconoscimenti[modifica]

  • Al prof. Antonio Lisi sono stati conferiti numerosi premi legati alla sua attività di storico,soprattutto in seguito alla proiezione del film " La Buona Battaglia- don Pietro Pappagallo" liberamente tratto dai suoi scritti ed avente come protagonista l'attore Flavio Insinna e come regista Gianfranco Albano. Come autore del testo da cui è stata liberamente tratta la fiction ,il 28/10/2006 in Campidoglio è stato insignito del Premio "Santa marinella 2006 per la Cultura".
  • Al prof.Lisi è conferito il premio Santa Barbara 2006- Città di Rieti quale biografo del film rai "La Buona Battaglia- Don Pietro Pappagallo".
  • Il libro "I racconti popolari del mio paese" ha ricevuto il PREMIO DORA GUCCIONE.
  • Il 27 settembre 2013 presso il liceo Scientifico "Carlo Jucci" di Rieti viene intitolata a suo nome l'Aula C.I.C (Centro Informazione e Consulenza Psicologica) che conserva la biblioteca privata del Professore.
  • Il giorno 05/06/2022 nell'anno del decennale dalla scomparsa, viene scoperta una lapide commemorativa presso la sua casa natale di Terlizzi alla presenza della famiglia, della Pro Loco UNPLI di Terlizzi e della Civica Amministrazione.

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