Antonia Colamonico
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In Fatto tempo spazio - Premesse per una didattica sistemica della storia (OPPI, Milano 1993),
- REDIRECT Template:Citazione necessaria, introducendo una visualizzazione “a finestre” del sapere storiografico, a superamento della lettura lineare-sequenziale modellata nella carta di lettura del C. Cellario (1634-1707), ancora in uso nei manuali scolastici, in cui i fatti storici sono ordinati in successione lineare sulla retta temporale.
Nell’approccio a finestre, costruite con gli assi cartesiani di spazio-tempo, superando l’idea di linea, la visualizzazione è strutturata a “campi storici” che si prestano ad essere zoomati, come un binocolo che, con varie lenti-grandezze, dia una visione allargata o ristretta delle dinamiche fattuali.
Nel 2000 ha ideato e fondato la
- REDIRECT Template:Citazione necessaria Palestra della Mente in Italia (28º Premio Euroassemblaggio Milano - Spoleto 2001 - Milano 13 ottobre 2001).
Biografia[modifica]
Si è laureata il 3 dicembre 1973 in Pedagogia, presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con una tesi su "La classe scolastica come sistema" in cui erano indagate e modellizzate le tipologie delle "relazioni comunicative" nel gruppo classe, letto come un'organizzazione sistemica a organismo. Dopo l'abilitazione all'insegnamento di italiano, storia e filosofia, ha insegnato in diversi istituti superiori in Lombardia e in Puglia.
Ha partecipato a vari convegni[1], seminari[2], corsi di formazione regionali e nazionali, presentando l’approccio eco-biostorico alla conoscenza, tra cui:
- Il Meeting AI MARGINI DEL CAOS: FENOMENI DI AUTORGANIZZAZIONE IN SCIENZA, ARTE E UMANESIMO. Firenze 20, 21 Novembre 2008 - Palazzo Strozzi, Sede Vieusseux, Sala Ferri, con la relazione: I vuoti e i pieni della spugna biostorica: l’autoreferenzialità della vita.
- Al 50º Convegno Nazionale Associazione Italiana Insegnanti di Geografia /AIIG - Potenza, 19-23 ottobre 2007, con la relazione: Le Carte biostoriche e la Geografia del Pensiero Complesso.
Ha collaborato con varie riviste tra cui Nuova Secondaria - La Scuola, Brescia; Pianetascuola - IRFOS, Bari; Storia del Mondo - Periodico telematico di Storia e Scienze Umane - Drengo Srl Roma; World Futures: The Journal of General Evolution - Taylor & Francis, Philadelphia; L’Eco di Acquaviva curando la rubrica - Lo sguardo eco-biostorico. Si dedica alla stesura dei Quaderni di Biostoria.
La scienza-metodo biostoria[modifica]
Il metodo biostoria prende spunto dalla sperimentazione didattica fatta nei primi laboratori d’informatica[3] della metà degli anni ‘80, presso L’IPSIA Chiarulli di Acquaviva e tenta di superare un limite concettuale degli storici emerso durante la collaborazione con il gruppo di lavoro coordinato dal prof. Ivo Mattozzi presso l'Università di Bologna. Si presta a fornire una chiave d’interpretazione della realtà a multiverso, attraverso l’organizzazione di un nuovo sguardo-occhio di lettura che sappia muoversi a finestre-campi osservativi, di varie grandezze, che diano una visualizzazione a costellazioni dei saperi disciplinari; Biostoria può definirsi una scienza-metodo dello sguardo, per un modello di mente multi-proiettiva.
"Solo uscendo dai rigidi schemi di un sapere confezionato si potrà dare alla mente una possibilità di spiccare il volo verso nuove geometrie e viaggiare alla velocità della luce."
L'Era delle Informazioni impone il superamento di un sapere ad ambiti disciplinari lineari e chiusi, come tante linee parallele, che fanno perdere di vista l'unitarietà della vita. Ogni uomo, in qualità di osservatore, è chiamato a moltiplicare gli sguardi e ad intervenire sui fatti, attraverso le proprie chiavi di lettura, dando così vita ad un’apertura logica continua che regala nuove connotazioni di senso e nuove sfumature alle parole.
La mente svolge, dunque, la funzione di antenna-bussola[4] cognitiva che con “prese-informative” sa acquisire i quanti informativi, quali “appigli-nodi” per apprendere e decodificare segni, parole, periodi e significati e codificarli in reti informative nuove.
Un pensiero-mente ben organizzato a conoscere, come ipotizzato da Edgar Morin, svolge questo processo di “presa-appiglio” con maggiore velocità, riducendo il ritardo nelle risposte storiche ed essere quindi più presente alla vita.
Differenza tra storia e biostoria[modifica]
Il fulcro della biostoria consiste nel considerare che tutto è storia e tutto è vita, occorre dunque indagare tutti gli eventi vitali e circoscriverli in relazione ad un preciso ambito disciplinare.
Lo storico in senso tradizionale studia soprattutto eventi passati. Il presente rientra in forma marginale nell'indagine e il futuro è pressoché assente. Le sue carte di lettura, sono semplici racconti lineari, documentati, di alcuni fatti umani che hanno lasciato un'impronta-eco più o meno grande nell'evoluzione delle società storiche. Il biostorico, al contrario, è principalmente uno studioso di dinamiche di campi vitali, letti come la gemmazione di "fatti-spazi-tempi".
Il campo privilegiato dell'indagine non sono i soli fatti-eventi umani, ma i processi che mettono in moto le dinamiche storiche con le traiettorie e le corrispondenze tra i sistemi vitali di cui i fatti eventi sono solo gli appigli informativi. Il piano di lettura si sposta dalla Storia alla meta-Storia, come una Storia che parli di sé, che indaga.
La mente multi-proiettiva e la spugna eco-biostorica[modifica]
La moltiplicazione degli sguardi e il superamento del sapere disciplinare a campi chiusi danno vita ad una mente multi-proiettiva, estesa, in grado di annodare le conoscenze pregresse elaborando una sorta di nido-nicchia cognitivo.
L’evoluzione di un pensiero è un processo naturale che si dispiega seguendo il modello geometrico del frattale.
Le connessioni neurali, così come il nido cognitivo, assumono la forma di una spugna. La spugna eco-biostorica svolge una triplice funzione:
- assorbe gli appigli informativi, le percezioni dell’osservatore,
- trattiene, all’interno delle sue nicchie, gli stati reali, ovvero i fatti storici,
- riversa elaborazioni degli stati reali perturbate dagli stati mentali, dando vita a fatti immaginativi che vincolano il soggetto nel suo rispondere alla vita.
Si compie, così, il ciclo di evoluzione del pensiero che permette la trasformazione dell’osservatore in agente storico.
Bibliografia[modifica]
- Antonia Colamonico, Storia - Nuova Secondaria, 15 settembre, pp. 69-71. Editrice La Scuola- Brescia, 1994.
- Antonia Colamonico, La conoscenza biostorica tra ordini multipli e pensiero complesso, in Pianetascuola, Irfos Bari, pp. 5-6., ott.-dic. 2004.
- Antonia Colamonico , Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity, in World Futures: The Journal of General Evolution, a cura di A. Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge, Philadelphia, August 2005.[5]
- Antonia Colamonico, Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti, in Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. pp. 3-6, Ed. IRFOS – Bari, 2005.
- Antonia Colamonico, Dall'esplorazione bio-storica della geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed. Cacucci, Bari, 2006
- Antonia Colamonico, Le letture biostoriche per una didattica efficace La Classe come Organismo a dimensione uno-tutto, in Pianetascuola, Ed. IRFOS Bari, pp. 21-25, nov.- dic. 2007.[1][2]
- Antonia Colamonico, Meta-cognizione e multi-medialità: dalla storia alla biostoria, da Storia del Mondo - Periodico telematico di Storia e Scienze Umane, numero 55, Drengo Srl Roma, 2008.[3][6]
Opere[modifica]
- Fatto Tempo Spazio - Premesse per una Didattica Sistemica della Storia, Milano, Oppi, 1993.
- Biostoria: Verso la Formulazione di una Nuova Scienza, Bari, Il Filo, 1998.
- Ordini Complessi Carte Biostoriche di Approccio a una Conoscenza a Cinque Dimensioni, Bari, Il Filo, 2002.
- Dall'esplorazione bio storica della geografia del Pensiero Complesso, in AA.VV., Cultura e Pedagogia della Riforma, Cacucci Editore, 2006, pp. 129 ÷ 140..
- Le carte biostoriche e la geografia del pensiero complesso, in Atti 50º Convegno Nazionale AIIG, Bari, Edizioni di Pagina, 2008, pp. 92 ÷ 97..
- La Geometria della Vita nel Salto Eco-biostorico. Verso una topologia a occhio infinito della relazione Mente/mondo, Bari, Il Filo, 2010.
Note[modifica]
- ↑ Sistemi Informativi, su archivio.pubblica.istruzione.it. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ↑ Women&Technologies. A Milano creatività e innovazione al femminile, su www.moebiusonline.eu. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ↑ Relatrice durante la XVII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, su academia.edu.
- ↑ Cambi di paradigma nell’esplorazione biostorica, su tecnicadellascuola.it.
- ↑ ANTONIA COLAMONICO, The Story of a Paternity, in World Futures, vol. 61, nº 6, 1º settembre 2005, pp. 441–469, DOI:10.1080/026040290512973. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ↑ Meta-cognizione (PDF), su storiadelmondo.com.
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