Ansa Marmitte

ANSA Marmitte fu fondata negli anni '60 da un appassionato sportivo del tempo di nome Remo Pola, titolare di una concessionaria FIAT, grande amico del pilota della famosa Cisitalia, Guido Scagliarini.

Scagliarini era il socio di Carlo Abarth (la 'Co' nella Abarth & Co)^[1] nell'azienda nata dopo la crisi finanziaria del 1949 della Cisitalia, il costruttore di auto sportive e da corsa di cui Abarth era stato a lungo direttore sportivo. Fu proprio nella fase di sviluppo e di crescita della neo costituita Abarth & Co che l'intraprendente tecnico austriaco, alla ricerca di nuove idee commerciali, scopri che una delle aziende di Remo Pola - la fabbrica di impianti di scarico sportivi Ansa Marmitte - stava facendo ottimi affari con questo tipo di accessori che miglioravano il rendimento e 'facevano rumore' lasciando sognare le auto da competizione. Attività, quella di Pola, da cui Abarth prese spunto per lanciare la propria linea di marmitte, che lo proiettarono verso i successivi traguardi.

L'Ansa Marmitte fiorì rapidamente anche grazie alle conoscenze ed all'introduzione del titolare Remo Pola nel mondo dell'auto assai fiorente nella zona. Presto si videro bolidi Ferrari, Maserati, poi Lamborghini, De Tommaso ed anche di nazionalità estera, provare nuovi scarichi su banchi prova per la determinazione del rendimento migliore.

Il segreto che le marmitte ANSA portavano dentro era allora molto semplice: diametri dei tubi più grandi rispetto al silenziatore originale in modo che i gas di scarico del motore potessero meglio uscire nell'atmosfera. A questo si aggiungeva semplicemente qualche cromatura sui tubi terminali ed ecco progettato uno scarico sportivo. La produzione era fatta completamente a mano in un piccolo laboratorio situato a Casumaro in provincia di Ferrara ed era principalmente il frutto della passione per le competizioni del fondatore Remo Pola.

Il 1970 fu l'anno della grande svolta per il futuro di Ansa Marmitte: nasce infatti la collaborazione con la Ferrari per la realizzazione degli scarichi per le vetture Dino 246 e 365 GTB/4 (Daytona). Questa collaborazione che negli anni successivi diventerà sempre più stretta e che vedrà i tecnici Ansa lavorare a stretto contatto con quelli Ferrari, Maserati, Lamborghini e De Tomaso; i responsabili dello sviluppo passano la quasi totalità della loro giornata nei loro centri di ricerca. Si perché ora non si tratta più di un semplice silenziatore con i diametri maggiorati, bisogna ricercare la miglior fluidità dei gas di scarico per aumentare tutta la potenza possibile sia in accelerazione che a velocità massima rispettando i livelli sonori per l’omologazione del veicolo. Tutto questo si realizza nel nuovo stabilimento di Finale Emilia.

Negli anni successivi al 1973 si continua a progettare nuovi scarichi e la collaborazione con i costruttori della “Motor Valley” diventa sempre più stretta. Nel 1985 viene definita la progettazione dello scarico per la Cizeta 16T, una vettura nata da un’idea di Claudio Zampolli che fondò la casa madre assieme al musicista Giorgio Moroder.

Negli anni '90, la famiglia Pola che fino ad allora ha lavorato per portare l’Ansa ad un livello mondiale, è costretta a vendere l’azienda per poter darle continuità. L’Ansa entra a far parte del gruppo SOGEFI insieme ad un'altra industria francese (Rosi) specializzata nella costruzione di impianti di scarico per aftermarket e soprattutto di monoliti metallici per i catalizzatori. Il nuovo gruppo entra nel mercato come partner dei principali distributori mondiali di ricambio.

Nel 2000 Ansa Marmitte entra nell'orbita della multinazionale Arvin Exhaust, poi ArvinMeritor, numero 1 al mondo nella costruzione dei sistemi di scarico.

Oggi Ansa Marmitte è rimasta a Finale Emilia, sua sede storica anche se completamente ristrutturata dopo il terremoto dell'Emilia del 2012. Appartiene al gruppo italiano SAG ed ha una nuova ragione sociale Ansa Tech.