Andrea Talmelli

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Biografia[modifica]

Ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio Arrigo Boito di Parma, diplomandosi con una cantata tratta da Se questo è un uomo di Primo Levi, da lui conosciuto^[1]. Nello stesso istituto è stato docente di composizione, mentre dal 1990 al 2011 ha diretto l'Istituto Musicale di Reggio Emilia.

Autore di saggi musicologici, ha curato l'edizione italiana del trattato di Paul Hindemith Elementary training for musicians.^[2]

Le sue prime composizioni risalgono alla metà degli anni Settanta: la Cantata sacra del 1976 è erede dello strutturalismo. Le successive opere presentano spesso tavole sinottiche della simbologia utilizzata, caratterizzate - come scrive Renzo Cresti - dall'uso delle acciaccature, quasi sviate dal contesto sonoro in cui si inseriscono. A partire dagli anni Ottanta e Novanta emergono, all'interno delle maglie strutturali che continuano a regolare le opere di Talmelli, elementi maggiormente espressivi e intimistici. Appartiene a questa fase di ricerca il ciclo Samarkanda (1985-1989).^[3]

Note[modifica]

↑ Cfr. SQEUU. Intervista ad Andrea Talmelli, Alessandra Fontanesi, in Ricerche storiche n.108 Istoreco (Reggio Emilia 2009)
↑ Cfr. Cresti, Renzo: Ragioni e sentimenti nelle musiche europee dall'inizio del Novecento a oggi, "Andrea Talmelli, la struttura che canta", pag. 673, Libreria Musicale Italiana (LIM), Lucca, 2015
↑ Cfr. Cresti, Renzo: op. cit., ibidem

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