Alfonso D'Alfonso
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Alfonso D'Alfonso | |
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Capo della Direzione Investigativa Antimafia | |
Durata mandato | 1º luglio 2011 – 31 ottobre 2012 |
Presidente | Giorgio Napolitano |
Capo del governo | Silvio Berlusconi Mario Monti |
Predecessore | Antonio Girone |
Successore | Arturo De Felice |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Dirigente pubblico, funzionario |
Alfonso D'Alfonso | |
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Nascita | Santa Severina, 7 ottobre 1947 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Corpo delle guardie di pubblica sicurezza Polizia di Stato |
Anni di servizio | 1974-2012 |
Grado | Dirigente generale di Pubblica Sicurezza |
Comandante di | Direzione Investigativa Antimafia (Capo 2011-2012) Ispettorato di pubblica sicurezza "Viminale" Direzione centrale della polizia criminale Servizio di polizia scientifica Squadra mobile di Reggio Calabria Commissariato di Gioia Tauro Commissariato di Vibo Valentia |
Decorazioni | Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana |
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Biografia[modifica]
Laureato in giurisprudenza all'Università "La Sapienza" di Roma, inizia la carriera come procuratore legale presso il Tribunale di Crotone; nel 1974 entra nel reparto amministrativo della Pubblica Sicurezza, ricoprendo diversi incarichi di rilievo: è stato Dirigente nei commissariati di Gioia Tauro e di Vibo Valentia, oltre che Dirigente della Squadra mobile di Reggio Calabria e della Criminalpol.
Il 4 agosto 1986 partecipa all'operazione che ha portato all'immediato rilascio di Sandra Mallamo, 32 anni, originaria di Bovalino e figlia del farmacista ed ex Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Mallamo[1], inizialmente rapita a scopo estorsivo[2].
Nel 1991 è promosso a Primo dirigente e nel 1993 viene assegnato alla I Divisione del Servizio Centrale di Protezione.
Nel marzo 1995 è al comando del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Roma.
Nel 1997 prende parte alle indagini riguardanti l'omicidio di Marta Russo e, nel 1999, a quello del professor Massimo D'Antona.
Dal gennaio 2001 è alla guida del Servizio di polizia scientifica della Direzione centrale della polizia criminale, fino alla sua nomina a Dirigente Superiore nel 2002.
Dal gennaio 2005 ricopre il ruolo di Direttore del Servizio Dirigenti, Direttivi ed Ispettori della Direzione centrale per le risorse umane fino al dicembre 2009; in quest'ultimo anno, con la nomina di Dirigente generale di Pubblica Sicurezza, verrà chiamato a dirigere l'Ispettorato di pubblica sicurezza "Viminale" presso il Ministero dell'Interno.
Dal 1º luglio 2011 è Capo della DIA, in sostituzione del generale di corpo d'armata dell'Arma dei Carabinieri Antonio Girone. Il 31 ottobre 2012, dopo 40 anni nella Polizia di Stato, decide di lasciare il servizio attivo e rassegnare le proprie dimissioni. Gli subentrerà il prefetto Arturo De Felice.
Dal 2013 al 2016 è stato Chief Security Officer della RAI. Ne assumerà in seguito le redini l'ex militare francese dell'Armée de terre Genséric Cantournet.
Onorificenze[modifica]
Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana | |
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri» — Roma, 2 giugno 2010[3] |
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana | |
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri» — Roma, 2 giugno 2007[3] |
Note[modifica]
- ↑ Franco Calabrò, Il Mestieraccio. 50 anni di vita da cronista, Media&Books, 2017, p. 214. ISBN 978-88-899-9127-5
- ↑ RISPOSTE SCRITTE AD INTERROGAZIONI (Pervenute dal 14 al 20 ottobre 1986) (PDF), su senato.it. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- ↑ 3,0 3,1 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate[modifica]
Collegamenti esterni[modifica]
- Curriculum vitae (PDF), su rai.it. URL consultato il 5 febbraio 2018.
- Alfonso D'Alfonso (PDF), su poliziadistato.it. URL consultato il 6 febbraio 2018.
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