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Alberto Cuomo

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Biografia[modifica]

Si laurea in architettura a Napoli nel 1973 con una tesi in progettazione architettonica e si afferma nell'Accademia giungendo ben presto alla cattedra. Dopo essere stato infatti borsista-ricercatore (dal 1974), nel 1978 è professore incaricato di Disegno presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Cosenza e, contemporaneamente, professore incaricato di Progettazione Architettonica IV presso la Facoltà di Architettura di Napoli.

Nel 1979 partecipa al concorso a cattedra nazionale, bandito dal Ministero, per il settore delle discipline del progetto e, dopo averlo vinto con il consenso unanime della commissione, viene chiamato, essendo il più giovane professore ordinario italiano in Progettazione Architettonica, ad insegnare tale disciplina presso la Facoltà di Architettura di Napoli. È stato inoltre visiting lecturer e professor in alcune università straniere, tra le quali, invitato da Kenneth Frampton, la Columbia University di New York e, su invito di Henry Bresler, l’École nationale supérieure d'architecture de Paris Belleville.

Dagli anni settanta sino al divieto in Italia (1998), per i docenti universitari, di svolgere attività professionale, è stato molto attivo quale progettista alle varie scale, avendo progettato per concorsi o su incarico, teatri (riqualificazione del teatro Galli a Rimini) aeroporti (Venezia), palazzi di giustizia (cittadella giudiziaria di Salerno) piani provinciali (PTCP della provincia di Salerno).

È molto attivo nella pubblicistica del settore essendo stato direttore della rivista Bloom del Dottorato plurisede in Composizione Architettonica di cui è stato coordinatore per circa 20 anni. Ha scritto per riviste quali Architettura cronache e storia, Controspazio, Figure, Data, ecc. ed ha pubblicato saggi monografici sull’opera di architetti italiani moderni, sull'esperienza dell’architettura tedesca contemporanea e sulle tendenze più recenti del progetto.

La sua attività di ricerca critica è caratterizzata dal riferimento agli studi estetici, essendo stato allievo di Filiberto Menna, mentre quella operativa è rivolta ad approfondire gli indirizzi compositivi della tradizione italiana risalente agli anni tra le due guerre ripresa nel dopoguerra in alcune esperienze americane.

"...Attento alla dimensione teorica dell'architettura, tra decostruzione degli elementi progettuali e ricostruzione dei racconti e delle idee, concentra il suo interesse sulla modernità e sui suoi attori (G. Terragni, A. Loos, L. Mies van der Rohe, I.J. Semper, G. Piranesi) per ritrovare in ogni singola storia l'inscindibile nesso tra fare e pensare e nel loro insieme la vocazione alla pluralità e alla sperimentazione propria al moderno, ma già implicita nell'impalbabilità originaria dell'architettura. Un analogo interesse all'esplorazione dei linguaggi e allo scandaglio delle forme sottende la ricerca progettuale. Emblematico il progetto, non realizzato, della Cittadella Giudiziaria di Salerno (1990)".[1]

Ha assunto diversi incarichi istituzionali, essendo stato Presidente degll’Ordine degli Architetti di Salerno, Direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Ambientale dell’Università di Napoli, consulente del Ministero dell’Università (Ministro Antonio Ruberti) e del Ministero delle Aree Urbane.

È stato nominato nel 2016 Professore Emerito dell'Università degli Studi di Napoli Federico II

Opere monografiche e saggi[modifica]

  • Rif. 2015 - A. Cuomo, La fine (senza fine) dell’architettura, DEditore Ladispoli
  • Rif. 2013 - A. Cuomo, La città infinita, Libria Melfi
  • Rif. 2009 - A. Cuomo, Nichilismo e utopia nell'architettura tedesca contemporanea. Franco Angeli, Milano/Roma
  • Rif. 2005 - A. Cuomo, Paralleli del tempo. (In: L. De Santis. Le parole della teoria: temporalità, Hevelius Benevento)
  • Rif. 2005 - A. Cuomo, Come un Gropius che ha letto Croce. (In: S. Stenti, Marcello Canino, Clean Napoli)
  • Rif. 2004 - A. Cuomo, Considerazioni minime sul sole. (In: P. Portoghesi, R. Scarano, L'architettura del sole, Gangemi Roma)
  • Rif. 2004 - A. Cuomo, Tra Semper e Gropius, Frampton e Argan, Gangemi Roma
  • Rif. 2004 - A.Cuomo (a cura di) Architettura Arte Museo, Gangemi Roma
  • Rif. 2000 - A. Cuomo, Doktor Loos, Libria Melfi
  • Rif. 2003 - A.Cuomo, Umbratile Mediterraneo. (In: AAVV. L'architettura del Mediterraneo, Gangemi Roma)
  • Rif. 2003 - A.Cuomo, Centro-Periferia. (In: AAVV. Riprogettare la periferia. Scritti e progetti sul recupero dei quartieri di edilizia pubblica, Clean Napoli)
  • Rif. 2002 - A.Cuomo. L'architettura portoghese tra oceano e Mediterraneo. (In: AAVV. L'identità plurale, caratteri dell’architettura portoghese, Guida Napoli)
  • Rif. 1987 - A. Cuomo, Terragni ultimo, Guida Napoli,
  • Rif. 1997 - A. Cuomo, Vuoti a rendere, ArQ vol. 14
  • Rif. 1990 - A. Cuomo, Santuari del nulla. Saggio sull’architettura di Mies van der Rohe. ArQ vol. 4
  • Rif. 1989 - A. Cuomo. Architettura e popolo tra fascismo e new deal, ArQ vol. 2
  • Rif. 1987 - A. Cuomo, Terragni ultimo, Guida Napoli,
  • Rif. 1979 - A. Cuomo, Piranesi e l’archeologia per frantumi come scienza della città. (In AAVV. Dalla città preindustriale alla città del capitalismo, a cura di A. Caracciolo, Il Mulino, Bologna)
  • Rif. 1978 - A. Cuomo, Alberto Sartoris, l'architettura italiana fra tragedia e forma, Kappa Roma
  • Rif. 2012 - A. Cuomo, Architettura tra poststoria e postumano. BLOOM, vol. 1
  • Rif. 2011 - A. Cuomo, Città liquide, arche, turris babel, unicorni e case d'amore.. BLOOM, vol. 1
  • Rif. 2011 - A. Cuomo, La costruzione plastica dell'architettura. BLOOM, vol. 2
  • Rif. 2010 - A. Cuomo, Architetto!....Leque(u)x?. BLOOM, vol. 1
  • Rif. 2010 - A. Cuomo, Il palazzo Littorio di Terragni. BLOOM, vol. 2
  • Rif. 2010 - A. Cuomo, L'architettura del negativo. BLOOM, vol. 3
  • Rif. 2009 - A. Cuomo, L’architettura del vitalismo di Henry van de Velde, BLOOM, vol. 3
  • Rif. 2009 - A. Cuomo, città architettura arte e bellezza. BLOOM, vol. 2
  • Rif. 2009 - A. Cuomo, Virus e deliri. L’architettura tra Derrida e Koolhaas. BLOOM, vol. 1
  • Rif. 2009 - A. Cuomo. Ma…quale architettura italiana. BLOOM, vol. 0

Note[modifica]

  1. AAVV., Enciclopedia dell'Architettura, Federico Motta editore, Milano 2008, vol.2, p.13.

Voci correlate[modifica]

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